26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Non dalle forze di Assad, ma da militanti sunniti

Nbc cambia versione sul giornalista rapito in Siria

Dopo le indagini del N.Y.Times, la versione legata al rapimento in Siria di Richard Engel, capo dei corrispondenti esteri della Nbc, è stato del tutto rivisto. I rapitori non sarebbero forze di Assad, ma militanti sunniti. La Nbc sarebbe stata a conoscenza della cosa da prima della liberazione.

NEW YORK (askanews) - La Nbc News ha modificato il resoconto sul rapimento in Siria di Richard Engel, capo dei corrispondenti esteri della tv, rimasto per cinque giorni prigioniero, insieme al suo staff, nel dicembre 2012. I giornalisti sarebbero infatti stati rapiti da militanti sunniti, non dalle forze del presidente Bashar al-Assad, come precedentemente raccontato.

Engel ha ammesso l'errore
​Engel, ammettendo l'errore, ha dichiarato che i rapitori avrebbero usato un «elaborato stratagemma» per convincere lui e i suoi cinque colleghi di essere membri di milizie sciite fedeli ad Assad. Il racconto è stato rivisto dopo le indagini del New York Times, che avrebbero spinto Engel a rivedere la ricostruzione dell'episodio, arrivando a nuove conclusioni dopo aver parlato con numerose fonti d'intelligence con una diretta conoscenza del caso.

Le indagini del New York Times
Il New York Times ha scritto che Engel e gli altri sarebbero stati rapiti da un gruppo sunnita legato all'Esercito siriano libero che si batte contro Assad. Il gruppo, conosciuto come Brigata dei falchi di Nord Idlib, era all'epoca guidato da Azzo Kassab e Shukri Ajouj; il rapimento si sarebbe poi concluso quando un altro gruppo di ribelli, Ahrar al-Sham, ha liberato Engel e gli altri giornalisti.

Nbc recidiva
Secondo diverse fonti del Times, la Nbc era stata informata del possibile ruolo di Kassab e Ajouj nel rapimento prima ancora della liberazione dei giornalisti. Ciononostante, Engel accusò in diretta televisiva gli sciiti, mantenendo inalterato, fino a poche ore fa, il racconto ufficiale sul suo rapimento. Non si tratta, per la Nbc, di un caso isolato: la tv statunitense è sotto pressione affinché licenzi Brian Williams, un anchor del canale sospeso per sei mesi, colpevole di aver mentito sulla sua presenza a bordo di un elicottero militare statunitense colpito dal fuoco nemico durante la guerra in Iraq, nel marzo 2003.