20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Russia

Mosca, 4 incriminazioni per lo studente killer

Lo studente che in una scuola di Mosca ha ucciso il proprio insegnante e un poliziotto è stato incriminato per omicidio, tentato omicidio e presa di ostaggi. Lo ha scritto sul suo sito web il Comitato investigativo russo

MOSCA - Lo studente che in una scuola di Mosca ha ucciso il proprio insegnante e un poliziotto è stato incriminato per omicidio, tentato omicidio e presa di ostaggi. Lo ha scritto sul suo sito web il Comitato investigativo russo. L'adolescente viene accusato di quattro crimini, compreso avere impedito alle forze dell'ordine di fare il loro lavoro, mentre cercavano di liberare la scuola messa sotto assedio dal quattordicenne.

I fatti - Lo scorso 3 febbraio nella scuola numero 263 nell'area metropolitana Otradnoe Sergey Gordeev, questo il nome del ragazzo, era entrato, armato di due fucili. Ha prima aggredito la guardia di ingresso che ha tentato di fermarlo. E non ci è riuscito. Ma l'agente intanto aveva schiacciato il pulsante dell'allarme collegato con la polizia.
Il ragazzo si è diretto poi verso l'aula di biologia, cercando l'insegnante di geografia Andrei Kirillov che odiava. Gordeev lo trova. Gli spara più volte. Quando vede che respira ancora, gli si avvicina, lo colpisce di nuovo e lo finisce. Poi carica il secondo fucile e dice ai compagni di scuola: «Non voglio uccidere nessuno di voi». Gli studenti gli gridano: «Che cosa hai fatto? Sei pazzo?» Ma Gordeev dichiara: «Avevo paura della morte. Volevo vedere com'è». Quando appare la polizia, ricomincia a sparare. (segue)

L'adolescente ha colpito due agenti. Il primo, Sergey Bushuyev, 38 anni, è rimasto ucciso. Il secondo il poliziotto, Vladimir Krokhin, è stato ferito al petto e allo stomaco. Il tutto mentre dalle altre classi i ragazzi e gli insegnanti sono stati fatti correre via, fuori dall'edifico. In cielo un elicottero perlustra la zona, secondo un programma di sicurezza dedicato solo alle grandi operazioni. In base alla ricostruzione i fucili appartengono al padre di Gordeev. Lo stesso che ha convinto il figlio ad arrendersi.

Ma chi è Gordeev? Uno studente modello. Il mese scorso Sergey della scuola numero 263 è entrato tra i primi dieci vincitori della Olimpiade su Internet «20 anni dello Stato di diritto in Russia». Ora sotto interrogatorio, verrà sottoposto a un esame psichiatrico. Ma rischia una serie di condanne per presa di ostaggi, omicidio e «assalto sulle forze dell'ordine». Lo studente che ha sparato al proprio insegnante, freddato un agente di sicurezza, ferito un agente di polizia e preso in ostaggio una ventina di suoi compagni rischia moltissimo secondo Vladimir Markin, portavoce del comitato investigativo.
Ben memore della tragedia di Beslan in Caucaso - massacro avvenuto fra il primo e il 3 settembre 2004, che uccise 334 persone, tra le quali molti bambini - e sempre più sotto pressione dopo i recenti attacchi terroristici, la Russia ha in questi anni attivato un meccanismo di controllo sulle scuole, con agenti armati all'interno e un sistema di allarme immediato.
Questo purtroppo non ha salvato la vita dell'insegnante ventinovenne Kirillov, ma ha permesso di evitare la strage. Il sindaco di Mosca Sergey Sobianin, tuttavia ha deciso di rafforzare ulteriormente le misure di controllo.