Panico all'aeroporto di Los Angeles: estrae fucile e spara, un morto
Un uomo armato di kalashnikov ha ucciso un agente della sicurezza e ferito diverse altre persone, seminando il terrore e mandando in tilt il traffico aereo
LOS ANGELES - Scene di panico ieri sera all'aeroporto internazionale di Los Angeles. Un uomo armato di kalashnikov ha ucciso un agente della sicurezza e ferito diverse altre persone, seminando il terrore e mandando in tilt il traffico aereo.
Il killer è stato identificato dall'Fbi come Paul Anthony Ciancia, un 23enne residente a Los Angeles e originario del New Jersey (nordest); l'uomo ha fatto irruzione al terminal 3 dello scalo alle 9.20 del mattino (le 17.20 italiane), l'orario di punta, armato di fucile d'assalto, che ha iniziato a usare. E' riuscito a superare i controlli e arrivare fino alla zona imbarchi, prima di essere neutralizzato dalla polizia. Ferito a seguito di un conflitto a fuoco con gli agenti, è stato arrestato e trasferito in ospedale in condizioni critiche.
Le tv hanno mostrato scene di panico e caos durante e dopo la sparatoria, con i passeggeri che si gettavano a terra o cercavano di proteggersi dalle pallottole con 'barriere' formate dai loro stessi bagagli. La vittima è un agente di sicurezza della Tsa (l'agenzia americana per la sicurezza dei trasporti), deceduto per le lesioni riportate dopo il trasporto in ospedale. «Vari agenti della Tsa sono stati feriti, uno dei quali mortalmente», ha confermato l'agenzia. E' la prima volta che un agente della Tsa è ucciso in servizio, dalla creazione di questa agenzia federale dopo gli attentati dell'11 settembre.
Sette persone sono state complessivamente ferite, sei delle quali si trovano ora in ospedale. Secondo il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, Ciancia aveva pianificato una vera e propria strage.