Lech Walesa contro le unioni gay
«Devono sapere, che sono la minoranza e che devono accontentarsi e non ambire ai vertici», ha dichiarato l'ex presidente polacco (1990-1995) e Premio Nobel per la Pace, ieri sera, in un'intervista all'emittente polacca Tvn 24
VARSAVIA - L'ex leader di Solidarnosc, Lech Walesa, ha messo i paletti alle unioni civili per i gay in Polonia: «Devono sapere, che sono la minoranza e che devono accontentarsi e non ambire ai vertici», ha dichiarato l'ex presidente polacco (1990-1995) e Premio Nobel per la Pace, ieri sera, in un'intervista all'emittente polacca Tvn 24.
MANIFESTAZIONI OMOSESSUALI FUORI DAL CENTRO CITTÀ - Secondo l'ex sindacalista e attivista per i diritti umani, i parlamentari omosessuali dovrebbero inoltre sedere nelle ultime file del Parlamento (che nel frattempo conta un gay dichiarato e un transessuale), o «addirittura dietro a un muro». Le stesse manifestazioni di gay e lesbiche non dovrebbero svolgersi nel centro delle città, ma in quartieri periferici: «Non voglio che questa minoranza, con la quale non sono d'accordo, vada nelle strade e confonda le idee ai miei bambini o nipoti».
E' sempre caldo il dibattito sulla legalizzazione delle unioni per coppie dello stesso sesso nella cattolicissima Polonia, mentre i deputati a Varsavia hanno di recente respinto tre proposte di legge che miravano a introdurre le civil partnership per le coppie gay nel paese.
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