20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
La crisi spagnola

Madrid, in migliaia protestano contro l'austerità

E contro gli scandail di corruzione politica. La data del 23 febbraio è stata scelta anche per commemorare il fallimento del tentato golpe militare del 1981. Intanto il 55% dei catalani voterebbe per l'indipendenza dalla Spagna

MADRID - Migliaia di persone si sono radunate nel centro di Madrid per protestare contro la politica di austerità e gli scandali di corruzione che hanno colpito la classe politica e in particolare i dirigenti del partito conservatore al potere, il Pp.
La data del 23 febbraio è stata scelta anche per commemorare il fallimento del tentato golpe militare del 1981; in quell'occasione l'intervento della Corona fu decisivo per evitare il successo del colpo di Stato: oggi anche la monarchia è al centro di alcuni scandali di corruzione che vedono coinvolto in prima persona uno dei generi del re, Iñaki Urdangarin.

Il 55% dei catalani voterebbe per indipendenza dalla Spagna - In aumento il sentimento indipendentista in Catalogna, motore economico della Spagna e regione con una spiccata identità culturale e linguistica: secondo l'indagine demoscopica periodica del Centro di Studi d'Opinione del governo regionale (Generalitat de Catalunya), oggi il 54,7% voterebbe sì a una separazione dalla Spagna. Soltanto il 20,7% voterebbe contro e il 17% si asterrebbe.
Un 46,4% di catalani sarebbe a favore di uno Stato indipendente, il 22,4% preferirebbe uno Stato federale e il 20,7% si accontenterebbe di una comunità autonoma (che è lo status odierno della regione, come delle altre 16 regioni della Spagna).
L'aumento del sentimento indipendentista, da sempre vivo in Catalogna ma cresciuto negli ultimi anni a seguito di conflitti con lo Stato centrale e della crisi economica, si riflette anche nelle intenzioni di voto. Il partito di Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), indipendentisti di sinistra, se si votasse oggi per elezioni regionali, supererebbe per la prima volta il partito nazional-moderato Convergencia i Uniò (CiU) con il 20,9% contro il 19,3% di intenzioni dirette di voto.