18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
La denuncia dell'OMS

Allarme a Fallujah, in aumento i bambini con difetti alla nascita

E' stata suo malgrado teatro di una delle più sanguinose battaglie della guerra in Iraq. Abitazioni e imprese di Fallujah sono state ridotte in frantumi, centinaia di civili hanno perso la vita. I suoi residenti ne hanno cambiato il nome, da «Città delle moschee» a «città inquinata» dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato due massicce campagne militari otto anni fa

FALLUJAH - E' stata suo malgrado teatro di una delle più sanguinose battaglie della guerra in Iraq. Abitazioni e imprese di Fallujah sono state ridotte in frantumi, centinaia di civili hanno perso la vita. I suoi residenti ne hanno cambiato il nome, da «Città delle moschee» a «città inquinata» dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato due massicce campagne militari otto anni fa. Ora, un mese prima che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) pubblichi il suo punto di vista sull'eredità delle due battaglie per la città, un nuovo studio segnala uno «sconcertante aumento» della anomalie alla nascita dei bambini concepiti nel periodo immediatamente successivo al conflitto.
Sono stati registrati alti tassi di aborti spontanei, livelli tossici di contaminazione di piombo e mercurio e numeri in ascesa di difetti alla nascita, che spaziano dai difetti cardiaci congeniti a disfunzioni cerebrali fino a malformazioni agli arti. Fattore ancora più inquietante, è che sembrano verificarsi a un tasso crescente nei bambini nati a Fallujah, circa 40 chilometri a ovest di Baghdad.

Nel Paese c'è una diffusa crisi sanitaria - Ci sono «prove convincenti» per collegare l'aumento del numero di aborti e anomalie agli assalti militari, ha affermato Mozhgan Savabieasfahani, uno degli autori del rapporto e un tossicologo ambientale alla 'School of Public Health' dell'Università del Michigan. Difetti simili sono stati riscontrati tra i bambini nati a Bassora, dopo l'invasione delle truppe britanniche, secondo una nuova ricerca.
I Marines bombardarono una prima volta Fallujah nell'aprile 2004, dopo che quattro dipendenti della società di sicurezza americana Blackwater furono uccisi, i loro cadaveri bruciati e trascinati per strada, con due dei corpi appesi su un ponte. Sette mesi dopo, i Marines assaltarono la città per la seconda volta, servendosi di alcuni dei più pesanti attacchi aerei mai utilizzati in Iraq. Le forze americane in seguito ammisero di aver usato bombe al fosforo bianco, anche se non hanno mai ammesso all'utilizzo di uranio impoverito, collegato agli alti tassi di cancro e difetti alla nascita.
I nuovi risultati, pubblicati nel bollettino di Contaminazione ambientale e tossicologia, rafforzerà le accuse che le munizioni Usa e Nato utilizzate nel conflitto hanno determinato una diffusa crisi sanitaria in Iraq.