28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
La singolare coincidenza del 14 maggio

L'insediamento Hollande a un anno dal caso Strauss-Kahn

Il 14 maggio 2011, l'allora direttore generale del Fondo Monetario internazionale , Dominique Strauss-Kahn, veniva ammanettato all'aeroporto JFK di New York

PARIGI - Una coincidenza, senz'altro, ma tale da non passare inosservata. Il 14 maggio 2011, l'allora direttore generale del Fondo Monetario internazionale , Dominique Strauss-Kahn, veniva ammanettato all'aeroporto JFK di New York. Domani, esattamente un anno dopo, è un altro socialista, Francois Hollande ad insediarsi all'Eliseo, su quella poltrona che tutti attribuivano già a DSK.

Il 14 maggio dello scorso anno una cameriera guineana 32enne dell'hotel Sofitel di NY accusa il numero uno dell'Fmi di aver tentato di aggredirla sessualmente. Si mette in moto la macchina giudiziaria americana e, parallelamente, quella mediatica del mondo intero. Gli ingredienti ci sono tutti: «sesso, potere, denaro» - riassume Le Monde - una povera immigrata afroamericana contro uno degli uomini più potenti del pianeta. E a Parigi qualcuno si sfrega le mani.

Dsk finisce in carcere, poi ammanettato di nuovo davanti ai giudici, respinge tutte le accuse, viene mandato agli arresti domiciliari. Quando il procedimento penale viene archiviato negli Usa, il 23 agosto, ormai è troppo tardi per il favorito alle presidenziali francesi, la cui carriera politica è definitivamente chiusa, sotto una pioggia di altre presunte accuse di stupro, favoreggiamento della prostituzione, abuso di potere.

La teoria del complotto va avanti a più riprese, lo stesso Strauss-Kahn, in un'intervista al Guardian, parla di «ingenuità» da parte sua: non si aspettava che i suoi avversari, gli amici di Nicolas Sarkozy, «sarebbero andati così lontano» per fermare la sua corsa verso l'Eliseo. A vincere, tra i due litiganti, è stato il terzo, Francois Hollande