3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Sesto presidente della Federazione russa

Putin giura sulla Costituzione e torna presidente

Putin torna così a capo dello Stato, con una festa grandiosa e solenne che ha visto gli applausi calorosi di 3.000 ospiti, compresi gli amici di sempre, Silvio Berlusconi e Gerhard Schroeder

MOSCA - Vladimir Putin ha giurato sulla Costituzione, diventando il sesto presidente della Federazione russa. Putin torna così a capo dello Stato, con una festa grandiosa e solenne che ha visto gli applausi calorosi di 3.000 ospiti, compresi gli amici di sempre, Silvio Berlusconi e Gerhard Schroeder. Mentre l'opposizone, ieri in una manifestazione con oltre 400-650 fermi e un uso massiccio delle forze dell'ordine, ha dimostrato il proprio disappunto e ha tentato oggi di tornare in piazza, ma il raduno è stato subito disperso.

Il passaggio di poteri - Il complesso cerimoniale dell'investitura ha visto il predecessore di Putin, Dmitri Medvedev, lasciare il palazzo dell'amministrazione presidenziale, per raggiungere la piazza delle Cattedrali, cuore del Cremlino, dove si è congedato dalla guardia presidenziale. Poi ha raggiunto il Gran Palazzo - luogo del giuramento - per il passaggio di poteri a Putin.
Putin è invece arrivato dalla Casa Bianca, sede del governo guidato sino ad oggi in veste di premier. Ha raggiunto il Cremlino attraverso un lungo percorso che ha toccato il Nuovo Arbat, il boulevar Gogol, passando vicino alla Cattedrale del Cristo Salvatore, poi il lungofiume della Moscova sino alle porte del Salvatore. Il tutto mentre gli elicotteri sorvolavano Mosca, bloccata per garantire la sicurezza dell'evento. Putin ha giurato su un esemplare della Costituzione in pelle di varano rosso, al cospetto delle più alte cariche dello stato.

Putin propone Medvedev come nuovo Premier - Vladimir Putin, da oggi nuovamente presidente della Russia, ha presentato alla Duma, la camera bassa del parlamento moscovita, la candidatura di Dmitri Medvedev come nuovo premier. Ampiamente annunciata, la proposta arriva subito dopo l'investitura di Putin per il suo terzo mandato presidenziale. Il «tandem» si ripropone così con un nuovo scambio di poltrone. Medvedev, sino a poche ore fa capo dello Stato, ha già fatto sapere di essere pronto ad assumere le funzioni di primo ministro.

Relazioni «stabili e prevedibili» con gli USA - il presidente russo Vladimir Putin, appena insiediato al Cremlino per il suo terzo mandato, annunciato che cercherà «un'interazione stabile e prevedibile» con gli Stati uniti. Mosca seguirà «un corso di interazione stabile e prevedibile nei suoi rapporti con gli Stati uniti, sulla base dei principi di uguaglianza e non interferenza negli affari interni, con l'obiettivo di migliorare la cooperazione bilaterale a un livello davvero strategico» scrive Putin in un decreto siglato dopo il suo insediamento e riportato da Interfax. Quanto ai rapporti con la Nato Putin promette che continuerà a sollecitare garanzie che il sistema di difesa missilistica Nato in Europa non sia mirato a Mosca e afferma che le relazioni con l'Alleanza verranno sviluppate se terranno conto degli interessi russi.

Terzi: Putin sostenuto da ampia maggioranza - «L'insediamento del premier Putin è la conclusione di un percorso elettorale che ha visto un'affermazione nuovamente del presidente Putin con oltre il 60% dei consensi e con oltre 46 milioni di voti schierati a suo favore», ha osservato oggi il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Intervenuto a Uno Mattina, su Rai Uno, il capo della Farnesina ha evidenziato come Putin goda di «un'ampia maggioranza sia pure in un contesto elettorale marcato da irregolarità rilevate da osservatori internazionali, ma non tali da modificare quello che è il senso di un fortissimo sostegno dell'elettorato e dell'opinione pubblica a questo nuovo mandato presidenziali».