29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Tragedia in Belgio

Assalto armato nel centro di Liegi, 2 morti e 64 feriti

Bimbo di due anni in fin di vita, un attentatore ancora in fuga. Diverse le ricostruzioni sulla dinamica del folle gesto. Con ogni probabilità, gli attentatori sarebbero tre

LIEGI - Due vittime, fra cui uno degli attentatori, e ben 64 feriti: è l'ultimo drammatico bilancio dell'assalto a colpi di granate e armi da fuoco avvenuto stamattina nel pieno centro di Liegi, durante lo shopping pre-natalizio dell'affollata place Saint-Joseph. La conferma arriva dalle forze di polizia, citate dai siti del quotidiano belga Le Soir e dall'agenzia Belga. Fra i feriti, c'è anche un bambino di appena due anni che lotta «fra la vita e la morte» dopo il ricovero nel principale ospedale cittadino, il Saint-Joseph, per «gravi problemi respiratori».

«Ci troviamo all'esterno del perimetro di sicurezza, dove tre o quattro pensiline delle fermate degli autobus (i cosiddetti abribus, ndr) sono completamente esplosi» ha riferito un inviato di Le Soir sul posto, aggiungendo che «numerosi feriti sono stati finora evacuati, almeno una ventina» e «sono ancora incerte le sorti dell'uomo in fuga». Diverse le ricostruzioni sulla dinamica del folle gesto. Con ogni probabilità, gli attentatori sarebbero tre: uno è morto (non è ancora chiaro se suicida o sotto gli spari dei poliziotti), un altro è stato arrestato, e il terzo - ancora in fuga - si sarebbe barricato all'interno di alcune costruzioni nel complesso del palazzo di Giustizia. Tutto è iniziato alle 12.30 quando i responsabili, armati di granate thunderflash e un kalashnikov, hanno fatto esplodere due ordigni quasi in contemporanea, rispettivamente presso una fermata degli autobus sulla piazza e fuori dal palazzo di Giustizia.