25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Elezioni politiche croate

Croazia, il Centrosinistra vince le elezioni e porterà il Paese in Europa

Il Centrodestra di Hdz all'opposizione dopo vent'anni. In base agli ultimi dati diffusi dalla Commissione centrale elettorale, alle 16,00 l'affluenza era del 46,06%, in calo rispetto allo stesso dato nel 2007, quando fu del 48,13%

BELGRADO - A condurre la Croazia nell'Unione europea, a luglio 2013, non sarà lo storico partito di cento destra Hdz, che ha guidato il paese praticamente ininterrottamente dall'indipendenza del 1991. Bensì un governo di centro sinistra, con a capo il leader quarantacinquenne del Partito social democratico (Sdp), Zoran Milanovic. Questo il verdetto delle elezioni legislative croate, stando ai primissimi exit poll diffusi dopo la chiusura dei seggi alle 19:00. In base ai risultati preliminari calcolati dall'agenzia Ipsos, e diffusi dalla Tv nazionale, la coalizione di quattro forze di centrosinistra guidata da Sdp - nota anche come «coalizione Kukuriko», dal nome del ristorante in cui fu fondata - con un consenso che oscilla tra il 41 ed il 44,40%, avrebbe conquistato una solida maggioranza, con 82 od 83 seggi dei 151 in palio. Ipsos dichiara un margine di errore di sette mandati.

Al contrario, con un consenso che oscilla introno al 22% dei votanti, Hdz del premier uscente Jadranka Kosor, non va oltre i 40 seggi, confinato all'opposizione per la prima volta da quando la Croazia non è più parte della Jugoslavia, se si esclude una breve parentesi tra il 2000 ed il 2003. Una sconfitta, del resto, ampiamente annunciata dai sondaggi pre elettorali a fronte degli innumerevoli scandali di corruzione che hanno travolto, alla vigilia del voto, alti funzionari di Hdz, incluso l'ex premier, Ivo Sanader, attualmente sotto processo. «Dobbiamo sbarazzarci di questo potere corrotto e incompetente di Hdz, il mio è più un voto contro che a favore» è il sentimento della maggioranza dei croati, sintetizzato da un elettore cinquantenne appena uscito dall'urna.

Al voto odierno erano chiamati 4,5 milioni di croati, inclusa la diaspora, principalmente in Bosnia, che conta circa il 10% degli aventi diretto. In base agli ultimi dati diffusi dalla Commissione centrale elettorale, alle 16,00 l'affluenza era del 46,06%, in calo rispetto allo stesso dato nel 2007, quando fu del 48,13%.

«Queste elezioni saranno una questione di fiducia», aveva riconosciuto lo stesso designato premier Milanovic, il quale ha già annunciato «decisioni difficili» ed un bilancio » a «regime».
Dopo una recessione del 7,2% nell'ultimo biennio, il Pil croato accenna a una timida ripresa dello 0,5% entro il 2011, mentre il tasso di disoccupazione galoppa a livelli del 17% della popolazione attiva. In tale quadro, «credo che il nuovo governo s'impegnerà con determinazione ad uscire dalla crisi economica» ha detto il presidente della Repubblica, Ivo Josipovic. Zagabria firmerà il prossimo nove dicembre il Trattato di adesione all'Ue.