26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Da giorni accampati davanti alla Cattedrale londinese

Gli «indignati» di St Paul's: resisteremo allo sgombero

In molti fra i militanti anticapitalisti accampati di fronte alla cattedrale, non credono alla ripetizione dello scenario di New York, dove la polizia è intervenuta in piena notte per sgomberare i militanti di Occupy Wall Street

LONDRA - Gli «indignati» accampati davanti alla Cattedrale di St Paul's a Londra sono decisi a resistere all'ordine di sgombero emesso ieri dal comune della capitale britannica e fissato per oggi alle 18 locali. «Non accadrà nulla questa sera», ha assicurato Sam Carlisle, uno dei militanti di «Occupy Lse» (London Stock Exchange, la borsa di Londra), che guida la squadra di informatici dell'accampamento. In molti fra i militanti anticapitalisti accampati di fronte alla cattedrale, non credono alla ripetizione dello scenario di New York, dove la polizia è intervenuta in piena notte per sgomberare i militanti di Occupy Wall Street.
«Non sono affatto preoccupato e sono sicuro che se ci fosse un ricorso alla violenza contro l'accampamento, saremmo di ritorno due volte più numerosi», ha detto sempre Sam Carlisle. Dello stesso parere è Matthew Legg. «La repressione non ci fermerà, al contrario ci aiuterà a dimostrare chiaramente che abbiamo ragione», ha dichiarato. Anche John Gonzalez non crede ad un intervento della polizia. E se accadesse «resisteremo pacificamente, come abbiamo sempre fatto», ha detto.

Tre responsabili della Cattedrale hanno rassegnato le dimissioni - Due giorni fa il comune di Londra ha annunciato la riattivazione della sua azione giudiziaria per sgomberare i militanti anticapitalisti accampati dal 15 ottobre di fronte alla cattedrale. A questo proposito un portavoce di «Occupy Lse», Spyro Van Leemnen, ha garantito che i militanti non cederanno. «Siamo pronti a rispondere, abbiamo un buono gruppo di legali al nostro fianco e ci batteremo in tribunale».
Le autorità di St Paul's, da parte loro, hanno deciso di dissociarsi da un'iniziativa giudiziaria contro Occupy Lse, argomento che li ha profondamente divisi, al punto che tre dei responsabili della cattedrale hanno rassegnato le dimissioni.