19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Sposi due giovani che si erano conosciuto alle proteste

Indignati, primo matrimonio di protesta a Zuccotti Park

Celebra il cappellano musulmano della New York University. Occupy Wall Street si sposta nelle università. Da Harvard a Berkeley, i dimostranti dalle piazze agli atenei

NEW YORK - Occupy Wall Street ha celebrato domenica il suo primo matrimonio. Nonostante le difficoltà delle ultime settimane, quando il movimento ha dovuto fare i conti con le rigide temperature di New York e la stretta delle autorità cittadine, a Zuccotti Park l'entusiasmo dei manifestanti non è affatto diminuito, tanto che c'è chi ha scelto di sposarsi proprio nell'affollato parco nei pressi di Wall Street.
Per i due sposi, Emery Abdel-Latif (24 anni) e Micha Balon (19), in fondo non poteva andare diversamente, visto che si erano conosciuti proprio a Zuccotti Park un mese e mezzo fa, entrambi a protestare contro quello che per i manifestanti è lo strapotere delle corporation e delle banche statunitensi.
«Ci siamo conosciuti qui, ed è anche economico. Non abbiamo dovuto pagare niente», ha dichiarato al Daily News la sposa, Micha, originaria di Staten Island e studentessa di diritti umani e Medio Oriente all'Hunter College; «Sono davvero felice che Dio mi abbia dato qualcuno che tenga a cuore non solo se stesso, ma anche le altre persone», ha concluso.

I due ragazzi si sono uniti in matrimonio secondo la tradizionale cerimonia musulmana. A guardarli c'erano decine di amici e curiosi, oltre ai consueti occupanti del parco, mentre a officiare il rito è stato Khalid Latif, il cappellano della New York University.
Il lieto evento non cancella comunque i tanti problemi con cui gli occupanti del parco devono fare i conti, non ultimi quelli di convivenza con i residenti dell'area circostante. Dal 17 settembre, la data d'inizio dell'occupazione, gli abitanti del quartiere che circonda Zuccotti Park hanno telefonato ben 115 volte al 311, il servizio di pubblica utilità del comune di New York, per protestare contro il rumore provocato dai tamburi e degli schiamazzi di Occupy Wall Street.
Come fa notare il New York Times, le sessioni musicali dei dimostranti (ora ridotte a sole quattro ore al giorno, dalle 2 alle 6 di pomeriggio), sono arrivate a peggiorare una situazione già pesante per i residenti, costretti da mesi a sopportare il rumore proveniente dai lavori di ricostruzione del vicino sito delle Torri Gemelle.

Occupy Wall Street si sposta nelle università. Da Harvard a Berkeley, i dimostranti dalle piazze agli atenei - Stretta della polizia sul movimento di Occupy Wall Street. Durante il fine settimana le forze dell'ordine di varie città hanno sgomberato e arrestato manifestanti in diverse città americane. Per tentare di evitare il giro di vite delle autorità cittadine, i dimostranti hanno cominciato a spostare i propri accampamenti all'interno dei campus universitari, dove la presenza di docce, bagni e bar potrebbe far diminuire le preoccupazioni su sicurezza e igiene.

A Salt Lake City, in Utah, sabato notte sono state arrestate circa 20 persone nello sgombero di Pioneer Park, il parco cittadino occupato dal movimento. Il permesso di accamparsi nell'area era stato revocato il giorno precedente, quando un uomo era stato trovato morto in una delle tende.

A Denver, in Colorado, 17 manifestanti sono stati arrestati sempre nella giornata di sabato con l'accusa di aver occupato illegalmente il suolo pubblico. Situazione simile a St. Louis, in Missouri, dove 27 persone sono state trattenute dopo un confronto con la polizia a Kiener Plaza, il quartier generale degli occupanti. Oltre 20 arresti sabato anche a Albany, la capitale dello stato di New York.

Il più alto numero di arresti è avvenuto a Portland, nello stato dell'Oregon sulla costa del Pacifico, dove il braccio di ferro tra i dimostranti e le autorità è andato avanti per tutto il weekend. Gli occupanti dei due parchi cittadini di Lownsdale Square e Chapman Square erano riusciti a rimanere nelle loro tende nonostante un primo ordine di sgombero emesso sabato. Il giorno successivo la polizia in tenuta antisommossa ha però allontanato di forza gli occupanti, arrestando circa 50 persone.
Per tentare di sottrarsi alla pressione della polizia, i dimostranti di Occupy Wall Street hanno cominciato a sistemare le proprie tende all'interno dei campus universitari. La presenza di servizi igienici e punti di ristoro dovrebbe attenuare le preoccupazioni per le condizioni sanitarie degli accampamenti, una delle regioni principali utilizzate finora dalle autorità per richiedere lo sgombero degli occupanti.
Le tende dei manifestanti sono spuntate nei giorni scorsi nelle università di Berkeley, in California, Duke (North Carolina) e Harvard, a Boston. A Duke, l'accampamento è stato accolto senza particolari problemi dai responsabili dell'università; così come a Harvard, dove però l'accesso all'area occupata è riservato agli studenti dell'ateneo muniti di documento di riconoscimento.

In California, invece, l'università ha subito adottato una linea di tolleranza zero verso i manifestanti, vietando agli studenti di piantare tende e di dormire nei sacchi a pelo. L'area scelta degli occupanti è People's Park, una zona famosa già dagli anni sessanta come simbolo delle proteste studentesche.
Secondo l'università, è difficile far sgomberare i manifestanti una volta che hanno preso possesso di una zona. Per questo si è deciso di vietare da subito la sistemazione di tende all'interno del campus: «La nostra esperienza con questi accampamenti è che non sono mai temporanei; abbiamo avuto un accampamento lungo 43 anni al People's Park», ha detto al New York Times Claire Holmes, una portavoce dell'università.