Domani il successore del Premier Papandreou
Oggi il Primo Ministro greco ha dato l'addio alla nazione. Sei i candidati a guidare il Governo di coalizione. Monito della Merkel: Dichiarazioni di intenti non bastano più. Banca Centrale di Atene: «imperativa» la formazione nuovo Governo
ATENE - Il nome del nuovo primo ministro greco non sarà annunciato prima di domani. Lo ha reso noto la presidenza ellenica precisando che sempre domani mattina alle 10 si riuniranno di nuovo i leader dei principali partiti greci. Nel frattempo, il premier uscente, George Papandreou, ha rassegnato formalmente le proprie dimissioni.
Prima di essere ricevuto nel tardo pomeriggio dal presidente della Repubblica Carolos Papoulias, Papandreou ha annunciato ufficialmente le proprie dimissioni dall'incarico, sottolineando come la scelta per la successione fosse caduta su una figura «particolarmente istituzionale», il che sembrerebbe confermare l'ipotesi di un governo guidato dal presidente della Camera, Philippos Petsalnikos.
In una breve dichiarazione alla televisione di Stato ellenica Papandreou ha poi definito il nuovo esecutivo «di consenso politico» e ha sottolineato come il futuro del Paese rimarrà nella zona Euro. Alla riunione fra i rappresentanti dei partiti, iniziata stasera e che riprenderà dunque domani mattina, assisterà anche il Capo dello Stato.
Secondo i media greci sono sei i candidati alla guida di un nuovo governo di coalizione: Philippos Petsalnikos, 60 anni, presidente socialista della Camera, ma forse è il meno conosciuto all'estero; Vassilios Skouris, 63 anni, professore di diritto, presidente della Corte di Giustizia dell'Unione europea a Lussemburgo dall'ottobre 2003; Lucas Papademos, 64 anni, ex governatore della Banca di Grecia, vice presidente della Banca centrale europea accanto a Jean-Claude Trichet (2002-2010); Panagiotis Roumeliotis, 64 anni, economista, universitario, rapresentate greco al Fondo monetario internazionale; Nikiforos Diamandouros, 69 anni, professore di scienze politiche, mediatore europeo dal 1mo aprile 2003; Ioannis Koukiadis, 71 anni, presidente del nuovo comitato per le privatizzazioni greche, deputato europeo del Pasok (socialisti).
Monito della Merkel: Dichiarazioni di intenti non bastano più - Non bastano più «le dichiarazioni di intenti» contro la crisi sui debiti pubblici in Europa, ha affermato la cancelliera Angela Merkel con quello che appare un implicito riferimento all'Italia e alla Grecia. Intervenendo di fronte a un comitato di scienziati a Berlino, la cancelliera ha lanciato un appello «a non restare fermi a dichiarazioni di intenti, bisogna agire. L'Europa è in crisi - ha detto la Merkel - è giunto il momento di cambiare le cose. Il mondo non aspetterà l'Europa».
Banca Centrale: «imperativa» la formazione nuovo Governo - La formazione di un nuovo governo di unità nazionale in Grecia è «imperativo»: lo ha affermato il presidente della Banca Centrale ellenica, Georges Provopoulos, le cui dichiarazioni sono state pubblicate dal quotidiano britannico The Financial Times.
«La formazione immediata di un nuovo governo è imperativa così come l'impegno a mettere pienamente in atto le decisioni del vertice europeo del 27 ottobre scorso e le relative misure derivanti dall'accordo: l'incertezza politica ha creato dei problemi ulteriori per l'economia ed il sistema bancario, e il ritardo nella formazione del governo rischia di minare ulteriormente la credibilità del Paese», ha concluso Provopoulos.
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