12 settembre 2024
Aggiornato 20:30
La giuria ha emesso il verdetto

Il medico di Michael Jackson è colpevole, rischia 4 anni di carcere

La Sentenza prevista il 29 novembre per omicidio colposo a carico del dottor Conrad Murray, che non ha mostrato alcuna emozione alla lettura del verdetto, mentre fuori dal Tribunale i fan della star hanno festeggiato

LOS ANGELES - Dopo nove ore in camera di consiglio la giuria del processo per omicidio colposo a carico del dottor Conrad Murray, il medico di Michael Jackson, ha emesso il suo verdetto: colpevole. Il medico rischia fino a quattro anni di reclusione e il ritiro dell'abilitazione professionale.
L'imputato, che non ha mostrato alcuna emozione alla lettura del verdetto, aspetterà la sentenza del giudice Michael Pastor, fissata per martedì 29 novembre, in carcere. E' stata infatti accolta la richiesta dell'accusa di non concedergli la libertà su cauzione.

Dopo aver ascoltato 49 testimoni negli oltre 23 giorni del processo, i sette uomini e le cinque donne della giuria hanno dato ragione all'accusa. Il procuratore David Walgren aveva più volte dipinto Murray come un medico egoista e avido che aveva accettato di essere pagato 150.000 dollari al mese per somministrare il propofol, un forte anestetico, che serviva a Jackson per dormire la notte. Un comportamento non etico, secondo l'accusa, per via dei pericoli connessi all'uso di questo farmaco che di solito viene somministrato solo in strutture ospedaliere e non a casa del paziente.
Nella sua ultima arringa, giovedì scorso, Walgren aveva sostenuto che Murray dovesse essere ritenuto responsabile della morte di Jackson per l'uso imprudente del propofol contro l'insonnia di cui soffriva la star. L'avvocato della difesa Ed Chernoff aveva invece dichiarato che il caso di negligenza avrebbe dovuto essere discusso dall'ente dello stato della California che controlla la professione medica. «Se il processo fosse per la morte di una persona qualsiasi, non Michael Jackson, questo dottore sarebbe qui oggi?», aveva detto Chernoff.
I giudici hanno dovuto decidere se l'overdose di propofol che ha ucciso Michael Jackson il 25 giugno del 2009 era stata iniettata dal dottor Murray, come sosteneva l'accusa, o da Jackson stesso, in un momento in cui il dottore non si trovava nella sua camera da letto, come invece sosteneva la difesa.

Fuori dal tribunale i fan della star hanno festeggiato - Fuori dal tribunale della contea di Los Angeles i fan della star si sono accalcati dalla mattina di ieri per conoscere il verdetto. Alla diffusione della notizia della colpevolezza di Murray, la folla ha cominciato a festeggiare cantando «riposa in pace Michael».