14 giugno 2025
Aggiornato 00:30
Il Premier ha ottenuto in parlamento 153 voti a favore su 298

Papandreou ottiene la fiducia in extremis ma prepara l'addio

In Grecia si spiana ora la strada alla formazione di un governo di coalizione, di cui Papandreou non farà probabilmente parte. L'Opposizione conservatrice chiede le elezioni anticipate. Il Capo dello Stato Papoulias convocherà i leader dei partiti. Governo obbligato alla ratifica del piano di salvataggio entro la fine del 2011

ATENE - Il primo ministro greco Georges Papandreou ha ottenuto nella notte la fiducia del Parlamento greco, dopo una settimana di «psicodramma» nella zona euro: in Grecia si spiana ora la strada alla formazione di un governo di coalizione, di cui Papandreou non farà probabilmente parte.
Il primo ministro, che ha ottenuto 153 voti sui 298 espressi, era tutt'altro che sicuro di superare questa prova, dopo la crisi aperta all'interno del suo partito, quello socialista, dalla sua iniziativa di proporre un referendum per convalidare il piano europeo di aiuti alla Grecia.
«Sabato (a mezzogiorno), mi recherò in visita dal Presidente della repubblica perché troviamo un accordo sulla composizione di un governo di consenso e su chi sarà a dirigerlo», ha detto il premier di fronte al Parlamento. Paradossalmente, sottolineano gli analisti, il voto di fiducia dovrebbe permettergli di lasciare la scena la testa alta, dopo il panico scatenato a inizio settimana sui mercati finanziari mondiali dal suo annuncio di referendum e la rabbia dei creditori del Paese che lo hanno bruscamente convocato per minacciarlo di tagliare i prodotti alimentari alla Grecia.

L'Opposizione conservatrice chiede le elezioni anticipate - Antonis Samaras, leader del principale partito dell'opposizione conservatrice greca, Nea Demokratia, ha ribadito la richiesta di elezioni anticipate all'inizio di dicembre, respingendo l'invito del premier socialista Georges Papandreou a partecipare ad un governo di unità nazionale.
L'esecutivo di unità proposto da Papandreou è attualmente in fase di discussione: il suo mandato sarebbe quello di applicare il piano di salvataggio approvato il 27 ottobre scorso a Bruxelles, per poi preparare le nuove elezioni.
Samaras - che verrà ricevuto domani dal presidente della Repubblica Carolos Papoulias - aveva inizialmente appoggiato la proposta di un nuovo esecutivo per poi prendere le distanze: tuttavia, non ha ancora esplicitamente respinto in maniera definitiva l'idea di un governo di unità, idea sostenuta anche da altre forze della destra parlamentare.

Il Capo dello Stato Papoulias convocherà i leader dei partiti - Il capo dello Stato greco, Carolos Papoulias, «convocherà a breve» una riunione dei capi dei partiti per discutere «delle possibilità di collaborazione» in vista della formazione di un governo di coalizione. Lo ha annunciato oggi il governo di Atene.
La convocazione della riunione è stata chiesta a Papoulias da Papandreou, ha precisato in un comunicato il portavoce ufficiale del governo, Ilias Mossialos.
Il leader della destra greca, Antonis Samaras, intanto oggi ha nuovamente declinato l'invito di Papandreou a formare un governo di coalizione.

Governo obbligato alla ratifica del piano di salvataggio entro la fine del 2011 - Il governo greco ha l'obbligo di ratificare il piano di salvataggio europeo approvato il 27 ottobre corso a Bruxelles entro la fine dell'anno e i partner «non aspetteranno oltre»: lo ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo socialista, Ilias Mossaios.
Mossaios ha inoltre criticato il leader di Nd, Antonis Samaras, per avere cercato di «disaccopiare ciò che i nostri partner sono disposti a darci da quello che esigono da noi»: i conservatori «vogliono i soldi dell'Europa e l'abbassamento del debito ma non vogliono condividere la responsabilità per le difficili misure che ciò comporta».