3 ottobre 2025
Aggiornato 01:00
Dibattito per la Fiducia

Grecia, i Ministri a Papandreou: il Governo apra ad altri partiti

«Occorre un governo di transizione e un ampio consenso per uscire dalla crisi», ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura Costas Skandalides. Intanto l'Esecutivo di Atene annuncia ufficialmente: Il referendum non si farà. E la Merkel disse: Se tenete il referendum vi cacciamo dall'UE

ATENE - Molti ministri del governo socialista greco guidato da Georges Papandreou si sono pronunciati questa sera di fronte al Parlamento per un'apertura del governo ad altri partiti politici per convalidare il piano di aiuti europeo e fare uscire la Grecia dalla crisi.
«Occorre un governo di transizione e un ampio consenso per uscire dalla crisi», ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura Costas Skandalides durante il dibattito iniziato verso le 17, durante il quale il primo ministro, in difficoltà tanto all'estero che all'interno dei confini nazionale, chiederà la fiducia.
Il ministro dell'Ambiente ed ex ministro delle Finanze Georges Papaconstantinou, artefice del primo piano di aiuti alla Grecia messo a punto con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale, ha ritenuto che «debba iniziare un nuovo periodo». L'attuale governo dovrebbe «evolvere» perché «le altre potenze politiche entrano in gioco e sostengano l'accordo europeo», ha sottolineato Papaconstantinou.
La decisione europea di disindebitare la Grecia, presa in extremis nella notte tra il 26 e il 27 ottobre a Bruxelles, «richiede» l'«accordo più ampio possibile nell'ambito del sistema politico», ha aggiunto. Il ministro della Giustizia, Miltiades Papaioannou, ha da parte sua indicato di essere «contro qualsiasi governo di tecnocrati, proposto giovedì dall'opposizione di destra, perché questo dimostra il fallimento degli uomini politici». Ha sottolineato la necessità di «un consenso nazionale per uscire dalla crisi».
Il ministro della Sanità, Andreas Loverdos, aveva inoltre detto la stessa cosa in precedenza. Il risultato del voto, atteso da tutta Europa, resta dubbio, anche se la maggioranza socialista controlla 152 dei 300 seggi in Parlamento. Alcuni deputati del partito al potere, Pasok, hanno minacciato di votare contro Papandreou, che chiede un governo di unità nazionale per far uscire il Paese dalla crisi.

Il Governo annuncia ufficialmente: Il referendum non si farà - Il governo greco ha annunciato ufficialmente la rinuncia all'idea di tenere un referendum sull'euro e il piano di salvataggio del paese. Ieri il primo ministro Georges Papandreou aveva anticipato l'intenzione di fare un passo indietro aprendo di fatto la strada a un nuovo esecutivo di transizione. In serata è atteso il voto di fiducia al governo . L'annuncio ufficiale è stato dato dal ministro delle finanze Evangelos Venizelos.
In un comunicato Venizelos si è rivolto al capo dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker, al commissario all'economia Olli Rehn e al ministro dell'economia tedesco Wolfgang Schauble per confermare la rinuncia alla consultazione. Nel testo il ministro ha anche sottolineato che il governo cercerà questa sera di ottenere il voto di fiducia «per ottenere il più grande consenso politico possibile...con la formazione di un governo in tal senso».

E la Merkel disse: Se tenete il referendum vi cacciamo dall'UE - Grecia cacciata dall'Europa per almeno 10 anni in caso di referendum sul piano di aiuti europeo. Sarebbe questa la minaccia avanzata dal cancelliere tedesco Angela Merkel al premier greco George Papandreou, durante l'incontro di mercoledì scorso a Cannes, in Francia, e riportata oggi dal Daily mail.