Libia, il neo-Premier Kib: Costruiremo una nazione rispettosa dei diritti umani
Il Primo Ministro ha reso omaggio ai combattenti «rivoluzionari». L'Ex Premier libico Al Mahmoudi: Temo per la mia vita. Algeri: I nuovi dirigenti libici sono i «benvenuti». Scoperti due arsenali clandestini di gas mostarda
TRIPOLI - Il nuovo primo ministro libico, Adbel Rahim al-Kib, ha dichiarato di voler «costruire una nazione rispettosa di diritti umani», durante una conferenza stampa a Tripoli, poco dopo la sua elezione da parte dei membri del Consiglio nazionale di transizione. «Ci impegniamo a costruire una nazione che rispetti i diritti umani e che non accetti le violazioni dei diritti dell'Uomo. Ma, per fare questo, abbiamo bisogno di tempo», ha detto parlando in lingua inglese.
Il nuovo premier ha reso omaggio ai combattenti «rivoluzionari», aggiungendo che lo smantellamento delle milizie armate sarà fatto «con rispetto».
Kib, accademico, ingegnere elettronico e uomo d'affari, originario di Tripoli è stato eletto questa sera primo ministro del governo di transizione in Libia dai membri del Consiglio nazionale di transizione (Cnt).
Secondo la roadmap annunciata dal Cnt, un governo di transizione deve essere formato al più tardi entro un mese dall'annuncio della liberazione del Paese, avvenuta ufficialmente il 23 ottobre.
Le elezioni per un assemblea costituente saranno organizzate parallelamente entro otto mesi al massimo, seguite da elezioni generali un anno dopo.
Gli auguri di Frattini al nuovo Premier Abdel Rahim al Kib - «Auguri sinceri di buon lavoro per traghettare la nuova Libia, attraverso la formazione del governo di transizione e l'attuazione della road map politica, verso la democrazia e la ripresa economica nell'interesse del popolo libico». Questo il messaggio rivolto dal ministro degli Esteri Franco Frattini al neo-eletto premier del Cnt, Abdel Rahim al-Kib. «L'Italia, ha aggiunto Frattini, amica del popolo libico, continuerà a sostenere con convinzione gli sforzi del Cnt e delle altre forze democratiche del popolo libico per il successo della transizione e la piena ripresa del Paese».
L'Ex Premier libico Al Mahmoudi: Temo per la mia vita - L'ex primo ministro libico Al Baghdadi Al Mahmoudi, detenuto in Tunisia, «teme per la sua vita» perché, dopo la morte di Muammar Gheddafi, è l'unico a essere in possesso «dei segreti di stato libici». Lo ha dichiarato il suo avvocato tunisino Mabruk Kurshid.
«Dopo la morte di Gheddafi, al Mahmoudi è l'unico ad avere i segreti dello stato libico, ed è diventato una preda preziosa per i servizi segreti», ha dichiarato Kurshid durante una conferenza stampa a Tunisi.
Algeri: I nuovi dirigenti libici sono i «benvenuti» - I nuovi dirigenti libici saranno i «benvenuti» in Algeria non appena formato un nuovo governo: lo ha dichiarato il capo della diplomazia algerino, Murad Medelci, rispondendo a una domanda su una prossima visita di una delegazione del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) in occasione dell'inaugurazione della nuova sed del Ministero degli Esteri di Algeri.
Algeri aveva dichiarato il mese scorso di aver «preso atto» della dichiarazione dell'Unione Africana che ha riconosciuto il Cnt «come rappresentante del popolo libico nella misura in cui formerà un governo di transizione che includa tutte le parti politiche». Una posizione che coincide con quella finora tenuta da Algeri, e che il Cnt ha criticato come «ambigua» avvertendo che l'Algeria dovrà rispondere del suo atteggiamento nei confronti della ribellione.
Scoperti due arsenali clandestini di gas mostarda - Il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) libico ha localizzato due siti in cui veniva custodito del gas mostarda, siti occultati dal regime di Muammar Gheddafi agli ispettori dell'Onu: entrambi gli arsenali sono stati messi in sicurezza, secondo quanto reso noto dal responsabile del Cnt per le armi chimiche, Yussef Safi Ad-Din.
In particolare uno dei due siti conteneva delle armi «pronte per essere utilizzate immediatamente»: non è stata constatata tuttavia alcuna fuga di sostanze tossiche o alcun furto di armi. La scoperta è stata fatta da uno speciale gruppo formato da tecnici libici e della Nato, incaricato di recuperare e mettere in sicurezza gli arsenali chimici e il materiale radioattivo (piccole quantità di cobalto-60 utilizzate dall'industria, secondo fonti libiche) ancora in possesso regime.
In base ai dati in possesso dell'Organizzazione dell'Aja per la Proibizione delle Armi Chimiche, cui la Libia aveva aderito nel 2004 dopo aver rinunciato l'anno precedente alle armi di distruzione di massa, Tripoli disponeva di oltre 10 tonnellate di gas mostarda ma aveva distrutto le munizioni necessarie per l'innesco delle testate.
Il gas mostarda (dall'odore che ricorda quello della senape) venne utilizzato per la prima volta dall'esercito tedesco nel 1917, nella località belga di Ypres (da cui il nome di «iprite» con cui è talvolta noto): indolore al contatto, è letale anche in piccole concentrazioni ed è in grado inoltre di provocare gravi lesioni cutanee, di difficile guarigione.
L'ONU approva risoluzione contro il contrabbando delle armi di Gheddafi - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una risoluzione in cui si chiede alla Libia e ai Paesi confinanti di porre fine alla proliferazione nella regione delle armi ammassate dal regime di Muammar Gheddafi, in particolare dei missili antiaerei portatili a corto raggio.
La risoluzione, presentata dalla Russia, chiede alle autorità libiche di adottare le misure necessarie per impedire il contrabbando delle armi e di rispettare l'impegno già preso dal regime di Muammar Gheddafi di distruggere gli arsenali chimici.
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