7 ottobre 2024
Aggiornato 07:30
Le proteste degli Indignati nel mondo

Occupy Wall Street non si ferma, altro weekend di protesta

La mobilitazione culminerà con una marcia a favore dell'introduzione della Robin Hood tax. A Londra si dimette il canonico di Saint Paul: non voglio violenza

NEW YORK - Occupy Wall Street non si ferma. Anche il prossimo sarà un weekend di mobilitazione per gli occupanti di Zuccotti Park. Si comincia da venerdì, quando ci sarà una marcia sotto i quartier generali di Bank of America, Morgan Stanley, Wells Fargo, Citigroup e JpMorgan Chase. Durante la manifestazione, i dimostranti organizzeranno «un enorme lancio di aeroplani di carta», fatti piegando le migliaia di lettere ricevute dal movimento in cui i cittadini americani esprimono la loro insoddisfazione verso le istituzioni finanziarie di Wall Street.

Sempre venerdì, si terrà una riunione informativa a Zuccotti Park in preparazione della Robin Hood march, prevista in tutto il mondo per il giorno successivo. La nuova giornata di manifestazione internazionale, che Adbusters - la rivista canadese che quest'estate ha dato il via alla protesta - ha organizzato a pochi giorni dal nuovo vertice del G20 a Cannes, in Francia. La marcia servirà per chiedere l'introduzione di una tassa dell'1% (la Robin Hood tax appunto) su tutte le transazioni finanziarie e gli scambi di valuta. Alle 12 dello stesso giorno, ci sarà una marcia da City Hall, il municipio di New York, a Zuccotti Park a sostegno dei diritti civili. Per l'occasione, Occupy Wall Street sarà affiancato da una serie di sigle sindacali e di gruppi a favore dei diritti delle minoranze.

Domenica è il proverbiale giorno di riposo anche per i manifestanti. Nel tardo pomeriggio, sempre a Zuccotti Park, ci sarà un cineforum, seguito da un'assemblea generale. Vista la concomitanza con i festeggiamenti per Halloween verrà proiettato «La notte dei morti viventi» di George Romero. Halloween s'intreccerà con le proteste anche il giorno successivo quando Occupy Wall Street prenderà parte alla tradizionale parata di Halloween che si tiene nel Village, una delle più grandi di tutti gli Stati Uniti.

A Londra si dimette il canonico di Saint Paul: non voglio violenza - Il reverendo Giles Fraser ha lasciato la Cattedrale di Saint Paul perchè non avrebbe potuto sopportare l'idea di una «Dale Farm sui gradini di Saint Paul». Lo spiega lo stesso canonico in un'intervista rilasciata al Guardian, in cui ricorda lo sgombero del campo nomadi Dale Farm, in Essex, avvenuto all'inizio del mese con violenti scontri.
La polizia londinese si sta infatti preparando a intervenire contro i manifestanti che da 13 giorni sono accampati davanti alla cattedrale e che negli ultimi giorni hanno più volte respinto gli inviti a lasciare la City. Saint Paul ha chiuso la scorsa settimana, per motivi igienici e di sicurezza, ma riaprirà oggi.
«Non posso tollerare l'idea che ci possa essere Dale Farm sui gradini di Saint Paul - ha detto Fraser - avrei voluto poter trattare sulla grandezza del campo, e chiedo a quelli che sono lì di aiutarci a far andare avanti le attività della cattedrale, e se questo significava riconoscere loro un diritto legale di rimanere allora è questa la posizione che avrei assunto. Penso che si sia intrapresa una strada che potrebbe portare dove io non voglio andare».