28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Rivoluzione negli Stati Uniti

USA: essere gay e militari, da oggi si può dire

Dopo 18 anni finisce l'era della «Don't Ask Don't Tell». L'annuncio del Segretario alla Difesa Leon Panetta

NEW YORK - Da oggi i militari americani, uomini e donne, potranno liberamente dire di essere gay o lesbiche senza temere di essere rimossi dai loro incarichi. L'era della Don't Ask Don't Tell, la legge che da 18 anni impediva agli omosessuali dichiarati di prestare servizio militare, è ufficialmente finita.

Dopo due anni di trattative e polemiche, a dicembre il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva firmato il provvedimento abrogativo approvato dal Congresso. L'autorizzazione finale è arrivata dal Pentagono a luglio e oggi alle 2 del pomeriggio, le 20 in Italia, il segretario alla Difesa Leon Panetta e il capo dello stato maggiore congiunto delle forze armate americane, l'ammiraglio Michael Mullen, annunceranno in una conferenza stampa il cambio di politica sull'orientamento sessuale dei militari.

Crollano così i tentativi di rimandare l'entrata in vigore del provvedimento portati avanti dai conservatori fino all'ultimo minuto. «Il dibattito durato quasi un ventennio è terminato», ha detto al quotidiano Politico un funzionario del Pentagono, aggiungendo che le alte cariche militari «avevano già espresso i loro suggerimenti mesi fa e nessuno ha consigliato di rinviare l'abrogazione della Dadt».

Per festeggiare il traguardo OutServe Magazine, la rivista lanciata a maggio da un gruppo di attivisti gay che fanno parte delle forze armate americane, pubblicherà un'edizione speciale con le foto e i nomi di cento militari omosessuali. «Dopo secoli di servizio nell'ombra, possiamo finalmente esprimere in pubblico il nostro impegno verso la nostra nazione e quello verso i nostri valori di integrità, apertura e uguaglianza per tutti», ha detto OutServe.

A causa della Don't Ask Don't Tell, firmata dal presidente Bill Clinton nel 1994, oltre 14.000 militari sono stati sollevati dall'incarico.