Terrorismo, Petraeus: «Al Qaida è ancora una grave minaccia»
Il Direttore della Cia: «Importante presenza nello Yemen e in Somalia». A 10 anni dall'11 settembre europei ancora favorevoli a leadership USA
NEW YORK - Dieci anni dopo gli attentati dell'11 settembre, al Qaida rappresenta ancora una grave minaccia per gli Stati Uniti: è quanto ritiene il nuovo direttore della Cia, David Petraeus, che ha avvertito sulla pericolosa ascesa del gruppo terroristico soprattutto nella Penisola arabica. «Al Qaida nella Penisola arabica sta emergendo come il nodo più pericoloso nella lotta globale alla jihad», ha detto l'ex comandante delle truppe Nato in Afghanistan nella sua prima audizione al Congresso.
L'incerta situazione politica nello Yemen, ha precisato in particolare Petraeus, ha permesso ad al Qaida «di cooptare le tribù locali ed estendere il suo raggio di influenza». Ma «a dispetto di tutto questo», ha insistito, secondo quanto riporta oggi il Telegraph, «la cooperazione con lo Yemen contro il terrorismo è di fatto migliorata negli ultimi mesi».
Altro terreno fertile per i terroristi di al Qaida è certamente la Somalia, ha spiegato ancora Petraeus. Questo paese è diventato «uno dei rifugi più importanti del mondo per i terroristi», ha detto il direttore della Cia: gli affiliati ad al Qaida in Somalia sono assai numerosi e ben radicati e gestiscono campi di addestramento in cui si addestrano anche centinaia di combattenti stranieri, compresi gli americani.
A 10 anni dall'11/9 europei ancora favorevoli a leadership USA - A dieci anni anni dagli attacchi alle Torri Gemelle di New York, la maggioranza degli europei ritiene ancora che sia auspicabile una forte leadership statunitense nel mondo. Come emerge dall'indagine annuale Transatlantic Trends, del German Marshall Fund, il 54% degli europei giudica auspicabile una forte leadership Usa nel mondo, e ben il 72% degli intervistati nell'Unione Europea esprime un'opinione positiva nei confronti degli Stati Uniti.
Anche l'83% degli americani esprime un giudizio positivo verso il proprio paese, mentre solo il 30% dei turchi manifesta un sentimento di apprezzamento per gli Usa. Come risulta dall'indagine, ampio consenso riscuote su entrambe le sponde dell'Atlantico anche la lotta al terrorismo intrapresa dal presidente americani Barack Obama: il 68% degli americani e il 73% degli europei condivide le iniziative intraprese dal presidente Obama nella lotta al terrorismo. Di contro, solo il 23% dei turchi approva l'operato di Barack Obama riguardo alla lotta al terrorismo nel 2011.
Transatlantic Trends 2011 è un'indagine annuale che analizza l'opinione pubblica americana ed europea con riferimento allo stato delle relazioni transatlantiche e a varie questioni mondiali di particolare interesse. Si tratta di un progetto congiunto del German Marshall Fund of the United States e della Compagnia di San Paolo, sostenuto inoltre dalla Fondazione Luso-Americana (Portogallo), la Fondazione BBVA (Spagna), la Communitas Foundation (Bulgaria) e il ministero degli Esteri svedese. Il rapporto viene viene presentato in contemporanea in diversi paesi europei e negli Usa e a Roma dallo Iai (Istituto Affari Internazionali).
Nel 2011 l'indagine ha riguardato circa 1000 persone in ciascuno dei seguenti paesi: Stati Uniti, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Turchia I dati riferiti all'Unione Europea riflettono le opinioni dei 12 paesi membri esaminati. I sondaggi sono stati effettuati dal 25 maggio al 20 giugno 2011.
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