Restituito il passaporto a Strauss-Kahn
Lo hanno fatto sapere i suoi legali. Il 53% dei francesi contrario a un suo ritorno in politica. Guardian: La riabilitazione di Dsk è un disonore per la «gauche»
NEW YORK - L'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn ha riavuto il suo passaporto e potrà quindi effettivamente lasciare gli Stati Uniti. Lo hanno fatto sapere i suoi legali, dopo una breve visita alla sua abitazione a Manhattan.
«Posso confermare che la Polizia di New York e l'ufficio del procuratore hanno restituito il passaporto a Strauss-Kahn», ha detto Shawn Nauton, che appunto fa parte della squadra di legali di quello che era considerato un possibile sfidante del presidente francese Nicolas Sarkozy alle prossime elezioni.
Era l'ultimo tassello mancante, dopo che, il 23 agosto, il tribunale penale di Manhattan ha archiviato tutte le accuse a carico dell'economista e politico francese, che a maggio era stato accusato di tentato stupro da Nafissatou Diallo, cameriera del Sofitel Hotel di New York.
Il capitolo era stato definitivamente chiuso quando la corte d'appello di Manhattan, come aveva già fatto in precedenza il tribunale penale, ha respinto la richiesta di nominare un procuratore speciale presentata dall'avvocato di Diallo.
Il 53% dei francesi contrario a un ritorno in politica - Archiviate tutte le accuse giudiziarie contro di lui, Dominique Strauss Kahn si ritrova a dover affrontare quelle politiche. Soprattutto in Francia, dove secondo un sondaggio, almeno metà dei cittadini sarebbe contrario a un suo ritorno sulla scena politica nazionale.
Secondo un sondaggio effettuato dall'istituto francese di sondaggi Csa, citato dal quotidiano Le Monde, il 53% dei francesi non desidera affatto che l'ex numero uno del Fondo monetario internazionale partecipi al dibattito politico francese dei prossimi mesi.
E se è vero che le risposte sono state raccolte alla vigilia dell'archiviazione definitiva del caso, la macchia dell'affaire Sofitel sembra comunque assai lontana dallo scomparire. Secondo il sondaggio, non ci sono differenze sostanziali di vedute tra uomini e donne, mentre la situazione cambia di molto in base ai diversi orientamenti politici. I più critici, infatti, sono i simpatizzanti di destra che nel 61% dei casi non vorrebbero Strauss Kahn nel parterre politico, percentuale che scende al 47% tra chi vota a sinistra e al 43% tra i socialisti.
Inoltre, su un'eventuale sua candidatura alle primarie socialiste, assai difficile visti i tempi ormai strettissimi (le consultazioni saranno a ottobre), solo il 23% sarebbe d'accordo e appena il 19% approverebbe un suo posizionamento ufficiale a favore di uno dei candidati.
Secondo lo stesso sondaggio, François Hollande raccoglierebbe il 45% delle preferenze alle primarie francesi con un +3% rispetto a luglio, mentre l'attuale segretario del Ps Martine Aubry avrebbe perso due punti scendendo a quota 39%.
Guardian: La riabilitazione di Dsk è un disonore per la «gauche» - Un ritorno in politica di Dominique Strauss Khan, dopo l'archiviazione delle accuse di violenza sessuale negli Stati Uniti, «disonorerebbe la sinistra francese», afferma il quotidiano britannico «Guardian» in un editoriale.
La carriera politica dell'ex direttore dell'Fmi «è finita e non dovrà resuscitare», sottolinea il giornale Gb. Dsk «non può più pretendere il rispetto dovuto a un ministro, meno ancora a un capo dello Stato», continua l'editoriale sottolineando che sul panorama politico internazionale «un Berlusconi è sufficiente», riferendosi agli scandali sessuali che hanno toccato il premier.
«Una riabilitazione di Strauss Khan disonorerebbe la sinistra francese. Il partito Socialista ha già molti problemi senza doversi far umiliare in modo così pesante», aggiunge il «Guardian» evidenziando che l'archiviazione ottenuta da Dsk «non deve suscitare sollievo ma un enorme imbarazzo» nel partito.
Strauss Khan «non è stato dichiarato innocente...E' stato liberato sulla base di un tecnicismo, sebbene essenziale», aggiunge il giornale.