29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Stando all'esito di un sondaggio Gallup

Obama in economia piace solo a 1 americano su 4

Il Presidente americano lancerà un piano per l'occupazione il 5 settembre. New York Times: «L'Obama arrabbiato è già un inizio»

WASHINGTON - Solo un americano su quattro approva la politica economica del Presidente Barack Obama. Stando all'ultimo sondaggio Gallup, il sostegno degli americani a Obama sulla gestione dell'economia, tema chiave delle prossime presidenziali, è sceso al 26%, perdendo 11 punti percentuali da metà maggio.
Solo il 24% delle persone intervistate approva inoltre il modo in cui il Presidente ha gestito la questione del deficit, mentre il 29% si dice soddisfatto della politica occupazionale, in un momento in cui la disoccupazione supera il 9%. Più forte il sostegno alla politica estera di Obama, con il 42% degli interpellati che si dicono soddisfatti, e sulla gestione della minaccia terroristica, pari al 53%. Solo il 38% approva invece la gestione della guerra in Afghanistan.
Il sondaggio ha un margine di errore di più o meno quattro punti. Un altro sondaggio Gallup, diffuso domenica scorsa, ha visto la popolarità del presidente passare per la prima volta sotto la soglia del 40%.

Obama lancerà un piano per l'occupazione il 5 settembre - Barack Obama annuncerà un'offensiva autunnale su economia e lavoro con un discorso al Congresso e al paese il 5 settembre, annunciando un piano per creare nuova occupazione. Il discorso sarà subito dopo il ritorno dalla festività del Labor Day il primo fine settimana del mese che tradizionalmente chiude l'estate. Lo hanno detto fonti vicine al presidente, che è impegnato oggi nell'ultimo di tre giorni di visita nel Midwest proprio per assicurare che l'attenzione della Casa Bianca sull'occupazione rimane alta.
Fonti della Casa Bianca sentite da Cnn hanno anticipato che Obama lancerà un piano per il lavoro composto da tagli alle tasse, proposte sulle infrastrutture, misure per il rientro dei disoccupati di lungo periodo e aiuti a settori economici in particolare difficoltà. Tuttavia il piano non è stato ancora finalizzato, e secondo le stesse fonti è probabile che incontri l'opposizione dei repubblicani.
Secondo altre fonti, Obama presenterà anche delle proposte di riduzione del debito pubblico per non aumentare la spesa con i nuovi programmi che intende lanciare. Queste proposte andranno oltre la riduzione di 1.500 miliardi di dollari che dovrà venire dalla supercommissione di sei democratici e sei repubblicani che dovrà presentare il proprio piano entro fine novembre. E dopo il discorso Obama lancerà una «campagna d'autunno» per far pressione sul Congresso, dove i repubblicani hanno la maggioranza della Camera bassa.

«18 mesi per il recupero del mercato immobiliare» - Ci vorrà almeno un anno e mezzo per vedere una risalita dei prezzi a livello nazionale nel mercato della casa, crollato nel 2008. E' l'opinione di Barack Obama, espressa parlando a un dibattito pubblico durante la sua visita di tre giorni nel Midwest che si conclude oggi. Nella cittadina di Atkinson, in Illinois, il presidente rispondeva alla domanda della proprietaria di un'agenzia immobiliare locale che gli chiedeva «come mai non sono al lavoro 14 ore al giorno come dovrei». Obama ha detto che la Casa Bianca sta cercando di trovare modi per stimolare le banche a concedere mutui a chi vuole comprare casa, ma che la ripresa non è vicina: «Ci vorrà probabilmente quest'anno e l'anno prossimo per vedere un lento apprezzamento nel mercato della casa».

Obama: temiamo più un «lupo solitario» che al Qaida - Gli Stati Uniti devono temere oggi più l'attacco di qualche estremista che agisce come un «lupo solitario», che un'operazione terroristica su vasta scala di al Qaida. E' quanto ha dichiarato il Presidente americano Barack Obama a meno di un mese dal decimo anniversario degli attentati alle Twin Towers e al Pentagono.
«Lo scenario più probabile contro cui dobbiamo tenere alta la guardia è quello di un'operazione di un lupo solitario, piuttosto che quella di un grande attacco terroristico ben coordinato», ha detto Obama in un'intervista alla Cnn. «Dobbiamo rimanere vigili, non dobbiamo mai abbassare la guardia, questo fa parte del nostro lavoro», ha aggiunto il Presidente, promettendo maggiori misure di sicurezza in vista dell'anniversario degli attentati del 2001.
«Il pericolo che ci preoccupa di più ora è quello di un solo terrorista, qualcuno con un'arma capace di compiere un massacro su vasta scala come accaduto in Norvegia», ha puntualizzato Obama, facendo riferimento a Anders Behring Breivik, che il 22 luglio scorso ha ucciso 69 persone a Oslo e all'isola di Utoya.

New York Times: «L'Obama arrabbiato è già un inizio» - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrabbiato per come sono andate le trattative sull'innalzamento del tetto del debito e per il conseguente downgrade del debito sovrano subito dal Paese. Ora, nel mezzo di un tour elettorale nell'America rurale del Midwest, Obama punta il dito contro i suoi avversari repubblicani. Secondo un editoriale senza firma pubblicato oggi dal New York Times, anche se in grave ritardo, «la sua rabbia è (pur sempre) un inizio».
«Temendo un default, il presidente è stato a lungo in silenzio durante l'impasse sul tetto del debito», scrive il prestigioso quotidiano americano, «ma durante una visita a una fabbrica la scorsa settimana e di nuovo durante il suo tour dell'Iowa e dell'Illinois, Obama è stato più franco. Ha definito le trattative sul tetto del debito una debacle e ha sottolineato come il downgrade del debito sovrano è prova che il Congresso non è capace di trovare un compromesso».