28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Cerimonie in tutta l'isola

Fidel Castro compie 85 anni

Dopo 48 anni al potere il «Lider Maximo» dal 2006 ha ceduto il potere al fratello Raul

L'AVANA - L'ex presidente cubano Fidel Castro festeggia oggi i suoi 85 anni. Un compleanno completamente «lontano dal potere», dopo avere lasciato in eredità a suo fratello Raul il compito di riformare il modello economico socialista - sull'orlo del fallimento - forgiato dal Lider Maximo in quasi mezzo secolo di regime.

Il compleanno di Fidel - a differenza di quello di Raul che ha spento le 80 candeline a giugno - sarà contraddistinto da varie cerimonie nell'isola, che avranno come apice una «Serenata della fedeltà» organizzata dalla fondazione di Oswaldo Guayasamin (pittore ecuadoriano suo grande amico) al gran teatro Karl Marx dell'Avana, 'tempio' delle celebrazioni comuniste cubane. La partecipazione a questo spettacolo del «padre della Rivoluzione» non è stata però confermata.

Dopo 48 anni al potere, Fidel Castro ha passato il timone a suo fratello Raul nel luglio 2006, per ragioni di salute, segnando così la fine di un'epoca per quest'isola di undici milioni di abitanti che a poco a poco si sono abituati all'assenza di un leader in precedenza onnipresente. Da cinque anni, al suo ritmo, Raul Castro si sforza di imporre una serie di riforme economiche approvate ad aprile da uno storico congresso del Partito comunista cubano (Pcc), che prevedono un'apertura all'economia di mercato e ai capitali stranieri e un forte snellimento del settore pubblico.

«Raul è al timone di comando. Fidel gli ha conferito il potere per prendere decisioni, ma ha anche posto i suoi limiti, soprattutto per le riforme che avanzano lentamente, con una grande prudenza», ha ritenuto Michael Schifter, presidente del think-tank Dialogo interamericano, con sede a Washington. «Fidel appartiene alla storia. Il congresso ha segnato il consolidamento di Raul, che non è un democratico, ma un pragmatico, e tenta di correggere gli errori e i fallimenti che gli ha lasciato suo fratello. Cuba oggi non è la Cuba del 2006», ha ritenuto l'economista e oppositore cubano Oscar Espinosa.