Grazie ai voli low cost, fiorisce la prostituzione a Schiphol
La polizia olandese: «Attività illegale, non previste iniziative». L'aeroporto di Amsterdam è uno degli hub internazionali più trafficati d'Europa
AMSTERDAM - Una sorta di quartiere a luci rosse parallelo. E' quello che si è creato all'aeroporto di Amsterdam Schiphol, dove le prostitute straniere provenienti dall'est europeo sfruttano i voli lowcost per fare «le pendolari» del sesso in Olanda. La polizia olandese ha però già fatto sapere - riferisce il sito internet del quotidiano Irish Times - di non avere piani per prendere iniziative contro questa situazione.
Un'inchiesta ha svelato che le donne, provenienti principalmente dall'Europa dell'Est, volano a Schiphol per incontri organizzati od occasionali con i clienti, nell'area internazionale transiti dell'aeroporto, che significa che non devono passare per molti controlli di dogana o di sicurezza.
Schiphol è uno degli hub internazionali più trafficati d'Europa, con un flusso di oltre 45 milioni di passeggeri all'anno. L'inchiesta ha riscontrato che l'atteggiamento permissivo verso la prostituzione dell'Olanda è la principale ragione dello sviluppo di quello che è diventato un vero e proprio business.
Lo staff dell'aeroporto, intervistato per l'indagine, ha riferito che le donne e i loro clienti si appartano in due alberghi dell'area transiti che affittano camere a ore per i passeggeri che vogliono riposarsi alcune ore o rinfrescarsi tra un volo e l'altro.
«Alcune lucciole arrivano in aereo per incontri pre-organizzati, altre atterrano e si concentrano semplicemente sui passeggeri nell'area transiti oltre la dogana, in attesa delle coincidenze o di coincidenze che si rendono conto - grazie al tabellone - hanno subito ritardi. Alcune ritornano nel Paese d'origine addirittura nella stessa giornata e non tutte arrivano dall'est europeo. Secondo la polizia di frontiera olandese, la prostituzione in aeroporto non è regolata ed è dunque illegale.