Il «fidanzato» dell'accusatrice conferma la tesi dello stupro
Tarawally, detenuto in carcere Arizona per traffico di droga, ha confermato la tesi della violenza sessuale
NEW YORK - Dominique Strauss-Kahn «ha fatto quello che ha fatto»: lo ha affermato il «fidanzato» dell'accusatrice dell'ex presidente del Fondo Monetario Internazionale, Amara Tarawally, che intervistato dal sito internet statunitense The Daily Beast ha confermato la tesi della violenza sessuale.
Tarawally, 35enne cittadino della Sierra leone, è attualmente detenuto in un carcere dell'Arizona con l'accusa di traffico di stupefacenti, e nei suoi confronti potrebbe essere adottato un provvedimento di espulsione.
Proprio una conversazione telefonica fra la cameriera del Sofitel, Nafissatou Diallo, e Tarawally aveva sollevato i sospetti degli inquirenti sulla effettiva credibilità della donna: il contenuto della telefonata intercettata si può riassumere in «non ti preoccupare, so quello che sto facendo: questo tizio ha un sacco di soldi», affermazione che ha fatto scattare tutti i campanelli di allarme dato che sembrerebbe indicare che la donna cercava di trarre profitto da quanto accaduto il 14 maggio scorso nella suite 2086.
Dai successivi interrogatori secondo la Procura è inoltre emerso che Diallo avrebbe mentito sotto giuramento sia nella presentazione della richiesta di asilo alle autorità statunitensi - raccontando delle persecuzioni che non sarebbero avvenute - sia nella ricostruzione del presunto stupro. Secondo il New York Post inoltre la donna non era una semplice cameriera ma esercitava la prostituzione con i clienti dell'albergo: anzi, gli amici le avrebbero descritto Strauss-Kahn come una potenziale «miniera d'oro» e la donna era perfettamente al corrente del suo status di Vip.
Strauss-Kahn è stato rilasciato ma le accuse contro di lui non sono ancora state formalmente ritirate, sebbene è probabile che - in vista della scarsa credibilità dell'accusatrice - la vicenda si chiuda con un'archiviazione. Intanto però in Francia è stata depositata contro di lui un'altra denuncia per tentato stupro, da parte della giovane giornalista Tristane Banon, riguardo un episodio risalente al 2003.