29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Il 20 maggio nuova udienza

Strauss-Kahn rischia 70 anni di reclusione

Fra i capi d'imputazione per il Direttore del FMI: tentato stupro, sodomia e sequestro

NEW YORK - Il direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn ricomparirà di fronte al giudice il 20 maggio per una nuova decisione sulla sua permanenza in carcere. Il giudice Melissa Jackson del tribunale penale di New York ha deciso ieri di negargli la libertà dietro cauzione di 1 milione di dollari chiesta dalla difesa. 'Dsk', come l'economista e politico francese è noto in Francia, è accusato di violenza sessuale ai danni di una cameriera dell'hotel Sofitel di Manhattan.

I capi d'imputazione sono sette: due per atti sessuali criminali di primo grado, uno di tentato stupro di primo grado, uno di abuso sessuale di primo grado e uno di terzo grado, uno di sequestro di secondo grado, uno di palpeggiamenti forzati. Teoricamente potrebbero costargli una pena cumulativa di ben 74 anni di reclusione. «L'imputato ha commesso atti sessuali orali e anali con un'altra persona per mezzo di costrizione violenta», si legge nel documento che elenca le accuse.

Dietro la decisione di tenerlo in carcere, il rischio di fuga: «Il fatto che fosse sul punto di salire su un aereo fa nascere delle preoccupazioni», ha detto il magistrato. In realtà Strauss-Kahn era già seduto a bordo di un volo Air France per Parigi quando è stato arrestato sabato all'aeroporto Kennedy. L'accusa ha sostenuto nell'udienza preliminare che Strauss-Kahn ha compiuto «atti simili» in almeno un'altra occasione, non precisata, e che avrebbe potuto fuggire in Francia. La difesa ha ribattuto che Strauss-Kahn è incensurato e che non sarebbe fuggito, ma in realtà era disposto a risiedere a New York a casa della figlia se rilasciato su cauzione.

«La battaglia è appena cominciata», ha detto l'avvocato Benjamin Brafman, difensore insieme a William Taylor del numero uno dell'istituzione finanziaria internazionale. I difensori hanno detto che nelle dichiarazioni della vittima, una 32enne di origine africana, ci sono delle «incoerenze temporali». Ma l'alibi di Dsk potrebbe non essere così solido: secondo fonti del gruppo francese Accor, a cui appartiene l'albergo Sofitel dove si sarebbero svolti i fatti la cameriera sarebbe entrata nella camera di Dsk a mezzogiorno, mentre il politico francese «ha effettuato il suo check out fra le 12.28 e le 12.38». E secondo i rapporti sul caso inviati dai diplomatici francesi al ministero degli Esteri di Parigi, «dei graffi sono stati constatati sul torace dell'autore presunto dei fatti» e «tracce di Dna (verosimilmente di sperma) sono state trovate e che erano in corso di analisi e comparazione».

Per Strauss-Kahn l'udienza di ieri era un «arraignment», ovvero la prima comparsa in tribunale dell'accusato per la lettura formale dei capi d'imputazione. L'udienza si teneva in una sala del tribunale penale di Manhattan a Centre Street, non lontano da Wall Street nella parte sud dell'isola. La sala, che generalmente vede passare piccoli delinquenti colti in flagrante, era affollatissima di giornalisti.

Nel frattempo per Dsk sono spuntati possibili guai con la giustizia anche in Francia: In un'intervista esclusiva a Paris Normandie, Anne Mansouret, la madre di Tristane Banon, conferma che sua figlia è stata vittima nel 2002 di un tentativo di violenza sessuale da parte del direttore del Fondo monetario internazionale. Se questa testimonianza dovesse essere provata - spiega il quotidiano francese - le cose per DSk potrebbero prendere una pessima piega: la giustizia francese potrebbe dare corso alle indagini, poichè il presunto reato non è caduto in prescrizione.