Tokyo, in migliaia manifestano contro l'energia nucleare
Deputato giapponese propone: «Spostare il Parlamento a Fukushima»
TOKYO - Migliaia di persone hanno manifestato a Tokyo per chiedere la fine dell'energia nucleare, dopo il terremoto dell'11 marzo scorso che ha gravemente danneggiato la centrale di Fukushima: «Il nucleare è sorpassato», «vogliamo un cambiamento della politica energetica» erano alcuni degli slogan sugli striscioni.
Ieri le autorità giapponesi hanno chiesto alla Chubu Electric di chiudere due reattori nucleari della centrale di Hamaoka, costruita su una faglia nel centro del Paese: «La decisione è stata presa per garantire la sicurezza egli abitanti», ha spiegato il premier giapponese Naoto Kan nel corso di una conferenza stampa, nella quale ha sottolineato il forte rischio sismico nella regione. La centrale è situata 200 chilometri a sudest di Tokyo, nella prefettura di Shizuoka: l'ordine di chiusura riguarda i reattori 4 e 5, i soli operativi nell'impianto.
Un deputato giapponese ha proposto il trasferimento del parlamento da Tokyo a Fukushima per dare maggiore fiducia alla regione: Yasuhisa Shiozaki, ex numero due del governo giapponese tra il 2006 e il 2007, ha ammesso che l'idea potrebbe essere interpretata come una provocazione ma anche che il Giappone potrebbe cogliere l'occasione per avviare un piano di decentralizzazione.
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