31 luglio 2025
Aggiornato 21:30
Cala l'intensità

Proseguono i combattimenti a Misurata

A mezzogiorno ci sono state tre vittime, secondo fonti sanitarie

MISURATA - Vanno avanti i combattimenti a Misurata, città ribelle libica assediata da due mesi dalle forze pro-Gheddafi, dove l'intensità è comunque calata rispetto alla giornata di ieri. Anche se, a quanto hanno riferito fonti mediche, ci sono state tre vittime.

Ieri le violenze hanno provocato almeno ventotto morti e un centinaio di feriti, «il bilancio più grave in 65 giorni» di assedio, ha dichiarato il medico Khalid Abou Falra, della clinica Hikma, il principale ospedale di questa grande città costiera 200 chilometri a est di Tripoli. Oggi verso mezzogiorno tre persone sono decedute, secondo la stessa fonte, che non ha chiarito il numero di feriti.

Nella notte, le esplosioni si sono succedute quasi senza interruzione fino alle 2.30, in particolare per il lancio di razzi Grad, armi utilizzate da entrambi i campi. Secondo un combattente ribelle, i razzi dei filo-Gheddafi sono stati sparati da una posizione localizzata a Kalarim, 25 chilometri a sud della città. Non è stato possibile confermare questa notizia da fonti indipendenti. Molti ribelli hanno inoltre garantito che i filo-Gheddafi presenti nella città sono ormai circondati nel vecchio ospedale pubblico.