L'Unione Africana vuole incontrare i ribelli
Per porre fine alla crisi e mettere in pratica la sua roadmap. Lo indica una nota dell'organizzazione continentale
ADDIS ABEBA - L'Unione africana (Ua) vuole incontrare rapidamente i rappresentanti della rivolta libica per discutere della sua «roadmap» per porre fine alla crisi in Libia. Lo indica una nota dell'organizzazione continentale.
Il comitato dell'Ua sulla Libia si è riunito ieri ad Addis Abeba per consultazioni sulla sua «roadmap» e «ha dialogato in questa occasione con una delegazione del governo libico», ha ricordato questo comunicato stampa. Nel corso di questa riunione, i rappresentanti del colonnello Gheddafi si sono detti «pronti a mettere in atto» questo piano di pace dell'Ua che propone una cessazione immediata dei combattimenti e l'apertura di un dialogo tra libici, preliminare a una «transizione» democratica.
Dialogare con la Cnt - Invitati ad Addis Abeba, i rappresentanti della guerriglia non hanno intrapreso il viaggio. «Mentre i rappresentanti del governo libico hanno assistito a questa consultazione, i membri del Cnt (Consiglio nazionale di transizione) non hanno potuto farlo», ha constatato il comunicato dell'Ua. Il Comitato dell'Ua «ribadisce la volontà di adottare disposizioni per dialogare con la Cnt, sulla base dell'itinerario, con un'attenzione particolare e urgente sulla cessazione delle ostilità», ha sottolineato il testo.
Questa «roadmap» vuole essere «allo stesso tempo realistica ed adeguata», » nel rispetto dell'unità nazionale e dell'integrità territoriale della Libia ed in quello delle aspirazioni legittime del popolo libico», ha spiegato l'Ua, che non ha svelato tutti i dettagli. Deve arrivare alla «realizzazione e alla gestione di un periodo transitorio (...) che dovrà emergere sull'elezione di istituzioni democratiche».
Con una tregua immediata, la creazione di corridoi umanitari e di misure di protezione degli stranieri (in particolare dei migranti subsahariani), prevede «l'adozione e l'attuazione delle riforme politiche necessarie per l'eliminazione delle cause della crisi attuale». I delegati del governo libico «hanno formalmente ribadito la loro accettazione incondizionata» di questo piano, dicendosi «pronti ad attuare una tregua credibile ed effettiva» con la realizzazione «di un meccanismo di sorveglianza e di verifica», ha precisato il comunicato dell'Ua.
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