25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Libia

Il Vescovo di Tripoli: «Serve una mediazione di leader africani»

Martinelli: «La piccola comunità cattolica si è ormai ristretta»

ROMA - «Tra ieri sera e questa notte, abbiamo sentito diverse esplosioni molto forti, seppure in lontananza, con il controcanto della contraerea libica». Lo ha detto all'agenzia 'Fides' di Propaganda fide mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia. «Non vedo dove tutto questo potrà condurci. Possibile che non si capisca che con le bombe non si risolve nulla? Ancora una volta chiedo che si cerchi una soluzione diplomatica, magari attraverso la mediazione di qualche leader africano. Chi ha promosso questa guerra deve capire che Gheddafi non cederà. Si rischia di creare una crisi molto lunga, dall'esito incerto» afferma Mons. Martinelli.
«La piccola comunità cattolica si è ormai ristretta», ha detto ancora Martinelli. «Oggi dovrebbero partire un centinaio di persone, tra infermiere filippine e lavoranti di altre nazionalità, che hanno preferito lasciare il Paese. Ma negli ospedali vi sono ancora diverse infermiere filippine che continuano la loro opera. Alle nostre celebrazioni partecipano ormai solo gli immigrati africani. Ed è sempre una bella testimonianza di fede in questi momenti così difficili».