Giornalisti malmenati, protesta formale ambasciata Italia
Chiesta formalmente tutela sicurezza e incolumità per reporter
ROMA - Appreso del trattamento di cui è stato fatto oggetto un gruppo di giornalisti italiani giunti oggi nella capitale libica, la Farnesina ha impartito istruzioni all'ambasciatore a Tripoli, Vincenzo Schioppa, di compiere un formale passo di protesta presso le autorità libiche. Ne dà notizia una nota del ministero degli Esteri italiano.
IL COMUNICATO - La Farnesina - si legge - ha chiesto all'ambasciatore anche di ribadire la forte aspettativa del governo italiano che i rappresentanti degli organi di informazione italiani presenti in Libia siano pienamente tutelati nella loro sicurezza ed incolumità, e che il libero esercizio del diritto di cronaca non venga loro in alcun modo limitato.
Un gruppo di giornalisti italiani, ha riportato l'edizione online del Corriere della sera, sono stati bloccati e controllati da un gruppo di miliziani governativi sull'autostrada che va dall'aeroporto a Tripoli. Fabrizio Caccia dello stesso Corriere della sera è stato inoltre schiaffeggiato e preso a calci quando si è qualificato come cittadino italiano. Dopo un controllo brusco, sono stati rilasciati e hanno potuto raggiungere un albergo della capitale libica.
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