29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Conflitto afgano

Camporini: Miotto ucciso da un cecchino

Intervista al Corriere della Sera del Capo di Stato Maggiore: nessuna battaglia, una «scaramuccia»

ROMA - «Non abbiamo cambiato versione. Ripeto: l'alpino Matteo Miotto è stato colpito dal proiettile di un cecchino». E' quanto ha spiegato il capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, in un'intervista al Corriere della sera. Il generale è molto irritato - scrive il giornale - per la confusione che si è venuta a creare riguardo alla morte del giovane militare italiano, alla vigilia di Capodanno. «Ci accusano di aver nascosto le notizie. Di aver fornito versioni diverse e contraddittorie dell'accaduto. E' falso. Abbiamo raccontato sempre la stessa successione degli eventi», ha affermato.

Secondo Camporini non ci sarebbe stata alcuna battaglia. «Ma quale battaglia? Stiamo prendendo il controllo di territori lontani da Herat (...). E' logico che i gruppi di insorti reagiscano», ha sottolineato. «Nel caso specifico della base Snow, se non ci fosse stato il triste episodio della morte di un alpino, la scaramuccia sarebbe finita lì e l'avremmo archiviata come uno die tanti assalti falliti da parte degli insorti», ha aggiunto il generale Camporini.
Insomma, per il capo di Stato Maggiore della Difesa si si è trattato di «uno scambio di colpi come ne avvengono di frequente». «Non abbiamo nascosto nulla. E io sono molto amareggiato per il fatto che ogni volta si cerca di far credere che la Difesa vuole subdolamente occultare chissà quali avvenimenti. Non vogliamo nascondere nulla», ha concluso il generale.