Svolta per i gay, ora potranno entrare nell'esercito americano
Il voto del Senato mette fine al regime «Don't ask, don't tell». Il provvedimento ora atterrerà ora sulla scrivania di Barack Obama
WASHINGTON - Il Senato americano ha approvato la legge che permetterà agli omosessuali dichiarati di servire nelle forze armate, mettendo così fine al regime del «Don't ask, don't tell». Il presidente Barack Obama aveva espresso la sua soddisfazione quando in giornata il Senato aveva spianata la via all'approvazione finale della legge.
Sei senatori repubblicani infatti si erano uniti ai democratici nel pomeriggio per dire che il dibattito sulla legge poteva continuare; in questo modo è stata sufficiente la maggioranza semplice per approvare una legge storica, da anni al centro delle rivendicazioni dei gay statunitensi.
Il provvedimento atterrerà ora sulla scrivania di Barack Obama. Una versione identica della legge infatti è già stata approvata dalla Camera dei rappresentanti. Per l'effettiva entrata in vigore delle nuove regole occorrerà però attendere ancora a lungo. Gli esperti legali delle forze armate dovranno infatti assicurarsi che le nuove regole non influenzino negativamente l'operatività delle truppe: un processo che potrebbe durare anche un anno.
Se il voto rappresenta una grande vittoria per Obama - che ne aveva fatto uno dei temi della sua campagna elettorale - e per i Democratici, tra i Repubblicani non sono mancate le voci assai critiche come quella dell'ex candidato John McCain, che ha parlato di «un giorno molto triste».
Va notato però che non pochi senatori Repubblicani hanno votato a favore della messa al bando del «Don't ask, don't tell», dopo che i vertici del Pentagono avevano assicurato che non vi sarebbero stati rischi legati alla revisione delle regole.
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