Pyongyang: abbiamo attaccato dopo il fuoco di Seoul
Il Comando militare minaccia nuovi attacchi al «nemico sudcoreano»
SEOUL - La Corea del Nord, che oggi ha bombardato l'isola sudcoreana di Yeonpyeong, ha accusato la Corea del Sud di aver aperto il fuoco per prima. «Il nemico sudcoreano, nonostante i nostri ripetuti avvertimenti, ha lanciato provocazioni militari con colpi di artiglieria nelle nostre acque territoriali, nei pressi dell'isola di Yeonpyeong, a partire dalle 13 (le 5 in Italia)», si legge nel comunicato diffuso dal Comando militare supremo e riportato dall'agenzia di stampa ufficiale (KCNA).
Pyongyang ha quindi minacciato di lanciare nuovi attacchi se «il nemico sudcoreano oserà invadere il nostro territorio anche solo di 0,001 millimetri», secondo il comunicato. Nel mar Giallo «non esiste altro confine che quello stabilito da noi», ha aggiunto il Comando militare. L'isola di Yeonpyeong si trova subito a sud della linea di frontiera stabilita dalle Nazioni Unite dopo la guerra di Corea (1950-53), ma è situata a nord del confine rivendicato invece da Pyongyang. Gravi incidenti erano stati registrati nella stessa zona nel 1999, nel 2002 e nel novembre 2009.
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