Al Qaida rivendica l'attacco contro la chiesa a Baghdad
Dando alla Chiesa copta egiziana 48 ore di tempo per liberare le musulmane «imprigionate nei Monasteri»
BAGHDAD - Al Qaida in Iraq ha rivendicato l'attacco avvenuto ieri sera contro la cattedrale siriaco-cattolica di Baghdad, dando alla Chiesa copta egiziana 48 ore di tempo per liberare le musulmane "imprigionate nei monasteri" del Paese arabo.
Il comunicato di rivendicazione è stato diffuso dal centro di sorveglianza statunitense Site: "Un gruppo di Mujaheddin ha effettuato un'incursione contro uno degli osceni rifugi dell'idolatria, utilizzato da sempre dai cristiani in Iraq come quartier generale della lotta contro l'Islam e il sostegno a coloro che combattono la religione", si legge nel documento.
Dopo ore trattative, le forze di sicurezza irachene e le truppe statunitensi hanno preso d'assalto la chiesa, dove si trovavano oltre un centinaio di fedeli, uccidendo otto dei nove miliziani (il nono si era fatto saltare in precedenza): il bilancio delle vittime tra ostaggi e sicurezza è al momento di 30 morti - tra cui un sacerdote - e decine di feriti.