Meno donne al Congresso, l'America come la Corea del Nord
Si prevede un forte calo della rappresentanza rosa nel nuovo Congresso
WASHINGTON - L'anno 2010 doveva essere quello delle «Grizzly Moms», le mamme orso dell'ultra-destra, lanciate all'attacco del Congresso. Invece, a otto giorni dalle elezioni di midterm, si prevede addirittura un calo del numero di donne elette, per la prima volta dal 1978, che potrebbe far avvicinare gli Stati Uniti alla Corea del Nord nella classifica mondiale sulla rappresentanza femminile.
Bastano solo cinque elette in meno per portare gli Stati Uniti vicino a Corea del Nord e Burkina Faso, indietreggiando rispetto al 73esimo posto occupato oggi nella classifica stilata dall'Inter Parliamentary Union (Ipu), l'organizzazione internazionale dei Parlamenti degli Stati. Oggi, sui 533 parlamentari del Congresso, 90 sono donne, pari al 16,5%. I 435 seggi della Camera dei rappresentanti e 37 dei 100 seggi del Senato (due per Stato) saranno rinnovati alle elezioni di midterm del prossimo 2 novembre.
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