Grecia: ergastolo al poliziotto che uccise Alexandros
L'uomo condannato per la morte di Alexandros Grigoropoulos che provocò disordini e proteste in tutto il paese
ATENE - L'agente di polizia riconosciuto colpevole dell'uccisione di un giovane greco, avvenuta nel centro di Atene nel 2008, è stato condannato all'ergastolo. Il tribunale di Amfissa, a circa 200 chilometri a ovest della capitale ellenica, ha stabilito che Epaminondas Korkoneas, in servizio il 6 dicembre del 2008 nel quartiere Exarchia, dove era in corso una manifestazione, aveva sparato intenzionalmente contro Alexandros Grigoropoulos, il quindicenne greco deceduto durante gli incidenti. Un secondo agente di polizia, Vassilis Saraliotis, è stato riconosciuto colpevole di complicità e condannato a 10 anni di prigione. I legali dei due poliziotti hanno annunciato che presenteranno ricorso.
La morte di Alexandros ha provocato due settimane di proteste e disordini in tutta la Grecia. Veicoli ed edifici sono stati date alle fiamme mentre numerosi magazzini sono stati saccheggiati.
Durante il processo Korkoneas aveva sostenuto di aver sparato in aria per avvertimento e che la morte del giovane sarebbe stata provocata dal rimbalzo di un proiettile.
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