Usa: fondi per contractor finiti in mano a talebani
Relazione della Commissione Difesa: «La situazione mincaccia le nostre truppe e mette a rischio la missione»
WASHINGTON - Fondi americani destinati al pagamento delle agenzie private di sicurezza in Afghanistan sono finiti nelle mani di signori della guerra e ribelli talebani, alimentando la diffusa corruzione nel paese asiatico. E' quanto emerge da una relazione della Commissione Difesa del Senato degli Stati Uniti. Secondo il rapporto, il governo americano si sarebbe mostrato incapace di verificare le assunzioni di contractor privati che lavorano per le autorità statunitensi in Afghanistan, benché i contratti firmati avessero un valore di svariati miliardi di dollari: un mancato controllo, si aggiunge nella relazione, che ha generato risultati catastrofici.
RISCHI - «La nostra dipendenza dalle agenzie di sicurezza private in Afghanistan è troppo spesso andata a vantaggio dei signori della guerra locali e degli agenti che agiscono fuori da ogni controllo governativo, e contro gli interessi della coalizione» internazionale, ha dichiarato Carl Levin, il presidente della Commissione. «Questa situazione minaccia la sicurezza delle nostre truppe e mette a rischio il successo della nostra missione», ha aggiunto.