28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Brasile

Dilma costretta a ballottaggio,ma sconfitta "impossibile"

Escobar, esperto brasiliano: Silva non può appoggiare Serra

ROMA, 4 ott  - Una riunione di emergenza con i vertici del partito, per preparare la campagna elettorale in vista del ballottaggio del 31 ottobre. Dilma Rousseff è tornata subito al lavoro: forse pensava di farlo per organizzare la squadra di governo, ma per quello, invece, dovrà aspettare un mese. La candidata del partito dei lavoratori, la prescelta di Lula, non ha infatti ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni presidenziali brasiliane di ieri.

Una piccola sconfitta, visto che gli ultimi sondaggi la davano vincente al primo turno. Ma è "praticamente impossibile" che perda al ballottaggio. A dirlo sono il 46,91% ottenuto, il vantaggio di quasi 15 punti sullo sfidante - il social-democratico José Serra - l'eredità di Lula, i voti ottenuti da Marina Silva, candidata dei Verdi.

"Tutti sanno che Dilma vincerà. Ma quello che ha stupito tutti è stata l'ascesa di Marina, che ha preso una valanga di voti, il doppio" rispetto agli ultimi sondaggi, ha dichiarato ad Apcom Pepe Escobar, esperto brasiliano di Asia Times. La candidata verde, infatti, ha preso il 19,33% dei voti, togliendone a Dilma. Ma che possa farlo al ballottaggio, è da escludere: "E' impossibile che Marina appoggi Serra, la sua politica liberista. Sarebbe la fine per lei" ha dichiarato Escobar, ricordando l'ambientalismo "naif" di Marina, che non "capisce nemmeno cosa sia il capitalismo". (segue)