La stampa iraniana contro la Bruni: merita la morte
Il quotidiano Kayhan è tornato alla carica oggi. La Premiere Dame diventa una «prostituta italiana»
TEHERAN - Il quotidiano iraniano Kayhan è tornato alla carica oggi contro Carla Bruni, la moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha difeso una iraniana minacciata di lapidazione, sostenendo che «merita la morte» per la sua condotta «immorale».
Kayhan, quotidiano ultra-conservatore, sabato aveva dato a Carla Bruni della «prostituta» per la sua vita privata «immorale». Oggi il giornale ha rinnovato i suoi attacchi all'indirizzo della Premier Dame in un articolo in cui respinge «l'indignazione di questa prostituta italiana». «L'esame degli antecedenti di Carla Bruni mostra chiaramente il perché questa donna immorale abbia sostenuto una iraniana condannata a morte per adulterio e per aver partecipato all'omicidio del marito e infatti lei stessa merita la morte», aggiunge il giornale.
Il 23 agosto Carla Bruni aveva firmato una petizione per il rilascio di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni e madre di due figli, condannata a morte per lapidazione.
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