3 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Indonesia

Eruzione Sinabung, sgomberate 21mila persone

Il vulcano era quiescente da secoli, sconosciute le caratteristiche dell'attività

TANAH KARO - Secondo giorno di eruzione per il vulcano indonesiano Sinabung, tornato in attività dopo oltre quattro secoli di quiescenza: le autorità di Giacarta hanno ordinato lo sgombero di oltre 21mila persone, e numerosi voli sono stati spostati su altre rotte a causa delle scarsa visibilità.
Il vulcano ha infatti proiettato una colonna di fumo e cenere, ma a preoccupare gli esperti è il fatto che, dato che l'ultima eruzione documentata risale al XVII secolo, non sono note le caratteristiche della sua attività: «Non sappiamo che cosa aspettarci, non sappiamo che cosa abbia scatenato l'eruzione, quanto a lungo continuerà, se ci dobbiamo aspettare la fuoriuscita di lava o eruzioni ancora più potenti», ha spiegato il vulcanologo indonesiano Surono.
Sta di fatto che - come tutti i vulcani che si trovano lungo il sistema di faglie denominato «l'anello di fuoco», il Sinabung ha le potenzialità per rivelarsi estremamente distruttivo: i precedenti più famosi sono quello del Tambora che nel 1815 causò 88mila morti, e del Krakatoa, che esplose nel 1883 provocando anche uno tsunami e uccidendo 36mila persone.