20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
L'offerta del Partito Pirata Svedese

I «Pirati» svedesi ospiteranno i server di WikiLeaks

Garantito «ogni appoggio possibile» al sito e la pubblicazione di documenti riservati. Il Pentagono smentisce di essere disponibile a collaborare

STOCCOLMA - Julian Assange, titolare di WikiLeaks, il sito noto per aver pubblicato abusivamente migliaia di documenti sulla guerra in Afghanistan, ha siglato un accordo con il Partito Pirata svedese. Un portavoce del sito ha ricevuto in Svezia l'offerta del partito di ospitare alcuni dei suoi server, la banda con cui collegarsi (così come fa già con Pirate Bay) e, in generale, di aiutarlo a portare avanti le operazioni di pubblicazione di documenti riservati, aggirando le restrizioni imposte dal governo statunitense.

«Siamo esaltati dall'idea di poter aiutare WikiLeaks» ha detto il segretario del partito Rick Falkvinge. Il Partito Pirata ha ottenuto alcuni seggi nel parlamento europeo e, nel caso che nelle prossime elezioni politiche in Svezia dovesse aggiudicarsi almeno un seggio, porrebbe i server sotto immunità parlamentare, in quanto opererebbero sotto la responsabilità dell'eletto, direttamente da dentro il Parlamento svedese.

Il Pentagono pronto a collaborare con WikiLeaks - L’esercito americano ha accettato di vagliare assieme a Wikileaks i documenti secretati sulla guerra in Afghanistan per depennare tutte quelle informazioni che potrebbero nuocere ai civili afgani. Lo ha reso noto oggi Julian Assange, il fondatore di Wikileaks. Il sito internet, che dà spazio all’invio di materiale secretato e riservato, aveva rivolto un appello al Pentagono affinché l’aiutasse a cancellare dai file i nomi degli informatori afgani.
Assange ha spiegato all’Associated Press che è stato stabilito un contatto tra l’avvocato di WikiLeaks e il Consulente legale della U.S. Army.

La smentita - Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha negato di aver avuto contatti diretti con WikiLeaks e ha affermato che le forze armate americane non sono interessate ad aiutare il sito internet a «purgare» i documenti secretati da mettere online. WikiLeaks ha già messo in rete almeno 77mila documenti classificati sulla guerra in Afghanistan. Il Pentagono aveva chiesto ai responsabili del sito di toglierli dalla rete e di non pubblicare nuovi documenti.
Alcuni giorni fa WikiLeaks aveva detto di essere pronta a diffondere altri 15mila documenti segreti sulla guerra in Afghanistan. Ma, per proteggere i collaboratori locali delle truppe internazionali, aveva deciso di verificare riga per riga i file, rispondendo in questo modo alle accuse di «irresponsabilità» mosse dal Pentagono e da alcune ong. Per fare questo aveva chiesto collaborazione alle forze armate americane.

Wikileaks vietato per i thailandesi - Le autorità thailandesi hanno bloccato l'accesso internet al sito di Wikileaks. Il motivo della decisione annunciata dal governo è proprio legato a ragioni di sicurezza. La misura di restrizione è stata decisa nel quadro dei controlli alle agitazioni politiche delle magliette rosse che, nella primavera scorsa, avevano portato alla morte di 91 persone e al ferimento di altri 1900.
Tra i morti anche il fotooperatore italiano Fabio Polenghi, ucciso a Bangkok lo scorso 19 maggio. La censura nel recente passato aveva già colpito il web, portando alla nascita di un'agenzia governativa per combattere quella che il governo definisce la criminalità in internet. Pene severe per blog e siti web che violano la legislazione speciale e che arrivano fino a 15 anni di carcere nel momento in cui attaccano la famiglia reale,