Iran, Clinton: ci preoccupa la persecuzione delle minoranze religiose
Dura presa di posizione del Segretario di Stato dopo la condanna di sette membri della comunità Bahai
WASHINGTON - Gli Stati Uniti sono «molto preoccupati» per il modo in cui l'Iran tratta le sue minoranze religiose. Lo ha affermato il segretario di stato di Washington, Hillary Clinton, dopo la condanna a venti anni di reclusione di sette membri della Comunità iraniana Bahai.
PREOCCUPAZIONE USA - «Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per le continue persecuzioni del governo iraniano nei confronti di Bahai e di altre minoranze religiose in Iran», ha affermato Clinton in un comunicato, «Gli Stati Uniti sono determinati a difendere la libertà di culto nel mondo e noi non abbiamo dimenticato la Comunità Bahai in Iran. Continueremo a far ascoltare la nostra voce contro le ingiustizie e invitare il governo iraniano a rispettare i diritti fondamentali di tutti i suoi cittadini, conformemente ai suoi obblighi internazionali».
I sette responsabili della Comunità Bahai, tra i quali due donne, sono stati condannati domenica. Erano stati arrestati nel 2008 e sono in particolare accusati di eresia e di spionaggio a vantaggio di Israele. La Comunità Bahai conta, secondo i suoi responsabili, più di sette milioni di fedeli nel mondo, circa 300mila dei quali in Iran, dove questa religione è apparsa nel 19esimo secolo.
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