12 ottobre 2025
Aggiornato 18:00
Missione ISAF

Gli Usa pagavano i media afghani per copertura favorevole

Lo rivelano alcuni dei 92.000 documenti diffusi dal sito WikiLeaks

NEW YORK - Non solo armi, la guerra in Afghanistan gli Stati Uniti la combattono anche con l'informazione. Pagando i media locali per avere una copertura delle notizie favorevole. E' quanto emerge da alcuni dei 92.000 documenti riservati diffusi da WikiLeaks sulla guerra americana in Afghanistan. Se n'è accorto, spulciando nel dossier pubblicato su Internet, John Cook, un giornalista di Yahoo! News. In molti casi, i canali radio afghani erano nel libro paga dell'esercito statunitense, con il compito di appoggiare la guerra di Washington contro i talebani. Esempio: nell'ottobre del 2008 una stazione radio è stata pagata 3.800 dollari per mandare in onda un programma realizzato da giornalisti americani, e ovviamente a favore delle forze statunitensi.
Non è una novità: nel 2005, alcuni agenti privati a servizio del Pentagono pagarono quotidiani afghani per pubblicare articoli scritti da soldati statunitensi. La pratica non è contraria alle leggi americane, né alle politiche del Pentagono, ma dopo la scoperta sembrava essere stata accantonata.