19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Germania

Christian Wulff eletto presidente, la Merkel umiliata

La cancelliera aveva lanciato un drammatico appello a favore del candidato della Cdu-Csu e il ritiro della candidata Linke gli ha spalancato le porte della vittoria

BERLINO - Una maratona elettorale durata oltre nove ore ha portato ieri all'elezione del presidente federale tedesco, il 51enne cristiano-democratico Christian Wulff, il candidato della coalizione di governo. Una vittoria zoppa per Angela Merkel, pagata a carissimo prezzo. Il cancelliere tedesco, infatti, ha subito l'umiliazione di vedere il suo candidato promosso solo al terzo scrutino, bocciato nei due precedenti da decine di franchi tiratori dei banchi della maggioranza. Al terzo round, solo dopo un accorato appello di Angela Merkel - che è ricorsa persino alla metafora calcistica per mobilitare i suoi - Christian Wulff l'ha spuntata. Ha ottenuto 625 voti a favore, due in più di quella maggioranza assoluta che gli era stata negato per ben due volte, quando era necessaria. Presterà giuramento domani al Reichstag.

A 51 anni, Christian Wulff, che si è già dimesso da governatore della Bassa Sassonia, diventa così il decimo e più giovane presidente federale di Germania del dopoguerra. Uomo d'apparato, avvocato di formazione, cattolico, biondo e brillante, Wulff incarna, in modo forse un po' sfacciato, il benessere del tipico tedesco dell'Ovest. Considerato il più pericoloso rivale interno del cancelliere Angela Merkel, non dovrebbe più riuscire da Bellevue a fare ombra al cancelliere per i prossimi quattro anni, la durata del mandato presidenziale.

Ma le ombre sul governo di coalizione fra cristiano-democratici e liberaldemocratici, già numerose, non fanno che addensarsi dopo questo drammatico scrutinio. «Choc per la coalizione», «sonora batosta», «umiliazione» sono gli aggettivi che si trovano più frequentemente sulle pagine a commento della giornata di ieri, considerata come un monito estremamente severo per il cancelliere e per il suo gabinetto, in carica dall'ottobre scorso, ma in netto calo di consensi.

L'unico ad uscire vittorioso dal Reichstag, ieri, era il candidato sconfitto, Joachim Gauck. La sua può ben dirsi la sconfitta più trionfale nella storia dell'elezione di un presidente tedesco. Accompagnato da un'ondata di simpatia e di sostegno senza precedenti da parte dei cittadini tedeschi, il candidato dell'opposizione socialdemocratica e Verde è stato battuto da Wulff solo al terzo scrutinio, con un punteggio di tutto rilievo, 494 voti, molti di più dei 466 a disposizione di Spd e Verdi. Figura carismatica e rappresentativa della faticosa riunificazione fra le due Germanie, Gauck, 70 anni, ha pagato fino all'ultimo l'avversione nei suoi confronti di una parte della Linke, partito di derivazione della Sed (il partito socialista della Ddr). Sarò felice in ogni caso», aveva detto Gauck poco prima del voto «ciò che abbiamo vissuto, è un regalo per tutti noi».