28 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Normalizzate le relazione tra i due paesi

Goeldi potrà lasciare Tripoli

Tra Libia e Svizzera siglato l'accordo. L'uomo d'affari svizzero tornerà a casa. Risolta la crisi tra i due Paesi

TRIPOLI - Il ministro degli Esteri svizzero, Micheline Calmy-Rey, e il suo omologo libico, Moussa Kussa, hanno firmato un accordo che riguarda la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi. Lo riportano i media svizzeri.

L'accordo (firmato anche da Spagna e Germania) è stato siglato in presenza del ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, che ha agito da mediatore. L'accordo - definito piano d'azione - prevede la creazione di un tribunale che condurrà un'inchiesta sulle modalità dell'arresto di Hannibal Gheddafi, avvenuto il 15 luglio 2008 a Ginevra. Questo punto era già previsto dal precedente accordo, poi sospeso, del 20 agosto 2009.

Un secondo punto riguarda «il furto» e la pubblicazione sulla stampa delle foto segnaletiche scattate dalla polizia ginevrina ad Hannibal Gheddafi. L'accordo prevede che i responsabili della trasmissione delle foto siano processati. Il documento firmato domenica indica che una procedura penale è già in corso nel canton Ginevra. L'accordo prevede l'accelerazione delle procedure di uscita dalla Libia di Max Goeldi.

La crisi tra i due paesi era nata, nel luglio del 2008, all'arresto a Ginevra di Hannibal Gheddafi, uno dei figli del leader libico, e di sua moglie. I due erano stati accusati di maltrattamenti dai domestici di un albergo a 5 stelle dove alloggiavano. Due giorni dopo il loro fermo, le autorità libiche avevano arrestato due uomini d'affari svizzeri: Max Goeldi e Rachid Hamdani, accusandoli di aver infranto le leggi sull'immigrazione. A febbraio, Hamdani è stato prosciolto dalle accuse ed è potuto rientrare in Svizzera. Goeldi è stato invece condannato a quattro mesi di reclusione, che ha finito di scontare.