28 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Fonti della difesa: nessun italiano coinvolto

Attentato a Kabul, tra le vittime anche sei soldati Nato

Autorità afgane: «Uccisi anche 12 civili. 47 i feriti». L'attacco suicida rivendicato dai talebani

KABUL - Sei soldati della forza internazionale della Nato in Afghanistan sono tra le vittime dell'attentato con autobomba di questa mattina nel centro di Kabul, rivendicato dai talebani. Lo riferisce una fonte dell'Isaf senza fornire indicazioni sulla nazionalità dei militari deceduti. Secondo le autorità afgane, l'autobomba condotta da un kamikaze, ha provocato la morte anche di 12 civili e il ferimento di altre 47 persone. In precedenza è stato escluso il coinvolgimento di militari italiani

LA DINAMICA - Secondo i testimoni, un kamikaze a bordo di una Toyota Corolla si è lanciato contro un convoglio dell'Isaf, composto da Suv blindati delle truppe statunitensi, nell'ora di punta lungo la trafficata arteria Dar-ul-Aman Road. Poi la forte esplosione: una «palla di fuoco», sempre secondo il racconto di chi ha assistito alla scena, ha avvolto i veicoli del convoglio, un autobus nei pressi e diverse auto. Pezzi di metallo e di cadaveri sono stati catapultati in strada. Nel complesso, sono almeno 11 i veicoli distrutti. La gran parte delle vittime civili, che in totale sono almeno dodici, si trovava a bordo del bus: tra loro donne e bambini inermi. Il conducente è stato visto accasciarsi morto al volante del mezzo. Il bilancio dei militari dell'Isaf uccisi, di nazionalità Usa e canadese secondo alcune fonti, oscilla tra i cinque e i sette. Per il New York Times, almeno cinque soldati americani sono stati uccisi, mentre altri 5 sono rimasti feriti. Da Roma, il ministero della Difesa ha confermato che nessun soldato italiano è rimasto coinvolto. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi, e due elicotteri militari statunitensi per trasportare i feriti. Il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato l'attentato nella conferenza stampa al rientro dagli Usa. Secondo l'ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer, intervistato da Sky Tg24, la recrudescenza degli attacchi dei talebani ha «come cause dirette» l'offensiva in Helmand e quella che si prepara contro Kandahar.