6 maggio 2024
Aggiornato 00:31
Stati Uniti

New Yrok, polemiche su falle sitema di sicurezza

L'attentatore era quasi fuggito. Faisal Shahzad si era infatti imbarcato su un volo Emirates per Dubai

NEW YORK - Perchè è stato possibile che Faisal Shahzad si imbarcasse su un volo per Dubai ventiquattro ore dopo che gli inquirenti si sono resi conto che poteva essere legato al fallito attentato a Times Square? E' la domanda che - secondo quanto riporta oggi il New York Times - rimbalza in queste ore negli Stati Uniti e che sta mettendo in imbarazzo l'apparato di sicurezza della prima potenza mondiale.

Anche se il cittadino di origini pachistane è stato fermato prima che riuscisse a scappare, ci sono stati almeno due gravi errori della risposta di sicurezza del governo e della compagnia aerea che gli ha consentito di arrivare a un passo dalla fuga. Lo hanno ammesso le autorità del Dipartimento della Sicurezza nazionale, dell'Fbi e delle altre agenzie di sicurezza.

In primo luogo, una squadra dell'Fbi che aveva scovato Shahzad nel Connecticut domenica sera ha perso ogni sua traccia - non è chiaro per quanto tempo - prima che raggiungesse in auto l'aeroporto John F. Kennedy di New York. La conseguenza è stata che gli inquirenti non sapevano che avesse intenzione di imbarcarsi su un aereo fino a quando la lista definitiva dei passeggeri è stata inviata ai responsabili dell'agenzia federale per la protezione delle dogane e della frontiera, pochi minuti prima del previsto decollo.

Inoltre la compagnia con cui il cittadino di origini pachistane avrebbe volato, la Emirates, non è stata in grado di agire allertata da un messaggio elettronico a mezzogiorno di lunedì che segnalava a tutte le compagnie di controllare la «no-fly list» (l'elenco delle persone non autorizzate a volare) perchè era stato aggiunto un nominativo importante. Sono state perse diverse opportunità di individuarlo quando ha prenotato e pagato in contanti il biglietto, diverse ore prima della partenza.