Legge anti-tabacco, narghilè vietati in Siria
L'Havana a Damasco semi-deserto. Al caffè al-Rawda lo spazio fumatori all'aperto è stracolmo. Le proteste: «Decreto da rivedere»
DAMASCO - Prima dell'entrata in vigore della legge anti-tabacco in Siria, l'Havana, il più antico caffè di Damasco, pullulava di clienti capaci di discutere per ore attorno a un narghilè. Da qualche giorno è semivuoto. «Attendiamo la visita di un comitato che dovrebbe decidere la creazione di una zona fumatori», hanno fatto sapere mestamente i gestori del locali. Già. Perché fumare nei caffè è una tradizione fortemente radicata in Siria, come nella maggior parte dei paesi del Medio Oriente. E la nuova legge anti-tabacco non è stata proprio digerita.
I siriani sono grandi fumatori di sigarette e di narghilè. Secondo le cifre ufficiali, il 60% degli uomini e il 23% delle donne in Siria sono fumatori e spendono 600 milioni di dollari all'anno in tabacco, pari a circa l'8% dei loro introiti mensili. Un pacchetto di sigarette costa da 50 a 80 syp (da 1,1 a 1,6 dollari). E' fortemente rammaricata Nayla 30 anni, farmacista, che fumava regolarmente «narghilè» con i suoi amici. Abdel-Karim, 40 anni, che fuma due pacchetti e mezzo di sigarette al giorno, ha manifestato il proprio dissenso contro la legge entrata in vigore il 21 aprile, trovandola «ingiusta». «Non tiene conto del fatto che più della metà dei siriani è fumatore. Un fumatore deve potere fumare in un luogo pubblico», ha insistito. «Occorre rivedere questa legge, ci devono essere delle deroghe. I caffè sono paralizzati, altrimenti dovranno chiudere».
Al caffè al-Rawda, un altro luogo molto frequentato di Damasco, lo spazio fumatori all'aperto è stracolmo. All'interno, nella sala non fumatori, tutte le sedie sono vuote. Samir 25 anni, lavora come autista di taxi dalle sei del mattino alle quattro del pomeriggio. «Non posso smettere di fumare per tutto questo tempo, soprattutto con il traffico di Damasco», ha spiegato mentre aspira nervosamente la sua sigaretta. Rischia secondo la nuova legge 55 dollari di multa. «Se un poliziotto proverà ad arrestarmi, fuggirò, gli lascerò la macchina», ha affermato. da tabacco, ha aggiunto.
La nuova legge, votata sei mesi fa, «vieta di fumare e vendere tabacco di ogni specie nei caffè, ristoranti e ritrovi notturni, come pure nelle scuole, università, ospedali, trasporti pubblici, cinema, teatri e musei». Alcuni luoghi pubblici tuttavia potrebbero essere autorizzati ad organizzare delle zone fumatori, è stato precisato nel decreto del governo. I contravventori dovranno versare un'ammenda che va dai 45 agli 870 dollari e potranno essere condannati fino a due anni di prigione.