Ripresa graduale dei voli, ma normalità ancora lontana
La Iata critica la lentezza decisionale dell'UE
BRUXELLES - Complice la mutevole situazione meteorologica, la graduale riapertura degli scali europei a partire dalle 8 di questa mattina, decisa ieri dai Ministri dei Trasporti dell'Ue, si è tradotta in un ritorno alla normalità solo parziale: al momento risultano effettuati circa la metà dei voli previsti, e prima di giovedì sarà difficile che le compagnie aeree possano tornare a pieno regime.
Il giorno dopo il via libera dell'Ue, a tenere banco sono essenzialmente due argomenti: le accuse dei vettori ad una gestione europea che secondo loro è troppo lenta e improntata a un'eccessiva prudenza, e l'evoluzione dell'eruzione dell'Eyafjallajokull.
La Iata - l'organizzazione che riunisce le compagnie aeree - ha accusato Bruxelles di non aver valutato correttamente i rischi connessi al volo e di non aver coordinato le proprie decisioni con le varie autorità dei singoli Paesi: di avere insomma dimostrato una preoccupante carenza di leadership.
Accuse respinte al mittente dal Commissario Europeo ai Trasporti, Siim Kallas, e dal governo spagnolo, che detiene la presidenza di turno: «Non è vero che abbiamo reagito solo dopo cinque giorni; abbiamo reagito già dopo 24 ore, dal punto di vista tecnico, una volta constatato che le varie agenzie governative non erano in grado di far fronte alla situazione», ha spiegato il sottosegretario spagnolo agli Affari europei, Diego Lopez Garrido.
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